OLTRE IL GATTILE…
Cari a-mici, forse non tutti sapete che oltre la gestione della struttura del gattile e dei suoi numerosi ospiti, ci occupiamo anche di quelle che vengono chiamate Colonie Feline, cioè per dirla in poche parole, gruppi di gatti formatisi spontaneamente da felini che vivono in un determinato luogo (che può essere tanto un cortile di una fabbrica, quanto una stalla). Ogni colonia ha un numero variabile di gatti, in certi luoghi può essercene anche uno solo se per qualche ragione gli altri non ci sono più, oppure possono essere molti di più.
Praticamente, si potrebbe quasi dire che sono i gatti stessi a decidere quanti fanno parte di una colonia e dove si trova la stessa, in quanto capita che un gatto sparisca oppure che ne arrivino di nuovi, e quindi la colonia si rimpicciolisce o ingrandisce.
Le colonie feline sono tutelate dalla legge sia a livello nazionale che locale, quando un gruppo di gatti decide di stabilirsi in un posto, la legge prevede infatti che vengano lasciati vivere lì.
E, per quanto riguarda i Comuni delle Terre d’Argine più Bomporto e Ravarino, è qui che entriamo all’opera noi.
Alcuni dei nostri volontari si prendono infatti cura di tutti questi gatti, portandogli ogni giorno da mangiare e controllando lo stato di salute dei mici, e ovviamente se ci sono tutti e se sono presenti nuovi arrivati.
È un compito impegnativo che richiede costanza, e viene svolto con continuità tutti i giorni dell’anno. Tutti questi gatti vengono censiti, sterilizzati o castrati, per aiutare a controllare il fenomeno del randagismo, curati al bisogno e, se necessario, portati in gattile per ricevere cure specifiche o un periodo di degenza, dopo il quale vengono riportati alla loro “casa” coi loro compagni.
Vedete dunque che il nostro lavoro è davvero tanto, ma siamo sempre contenti di aiutare i nostri a-mici, col sole, la pioggia, la neve, noi siamo lì per loro!
Per darvi un’idea più precisa, potete leggere il file PDF col resoconto del censimento generale delle Colonie Feline aggiornato ad aprile 2013.
LE COLONIE FELINE
Che cos’è una Colonia Felina
Per colonia felina s’intende qualsiasi gruppo di due o più gatti che coabitano nel medesimo territorio e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, definito habitat, dove svolgere le proprie funzioni vitali.
È importante sapere che, a differenza dei cani, non si può parlare di gatti randagi, bensì di gatti che vivono in stato di libertà sul territorio.
I gatti liberi appartengono al Patrimonio Indisponibile dello Stato e sono a tutti gli effetti responsabilità del Comune di appartenenza, il quale dovrà garantirne la cura, la sopravvivenza e la sterilizzazione vietando qualsiasi forma di maltrattamento (legge 281/91).
Ricordiamo che la formazione di una colonia felina è conseguenza dell’abbandono di gatti, gatte e cuccioli, reato perseguibile con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro (articolo 727 del Codice Penale).
Che cosa dice la legge
ai sensi della Legge Regionale n°27/2000 (che recepisce la Legge 14 agosto 1991, n°281 “Legge quadro in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”) i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o allontanarli dal loro habitat (1). S’intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio o porzione di territorio, urbano e non, edificato e no, sia esso pubblico o privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia o meno accudita dai cittadini”.
(1) Per maltrattamento s’intende anche ostacolarne il nutrimento ed impedire il riparo. È inoltre, vietato, salvo in casi eccezionali (es.: comprovate e documentate esigenze sanitarie, situazioni a rischio…), spostare le colonie dal loro insediamento.
Consiglio di Stato – Sez.III – Adunanza del 16/09/1997 – Sentenza 883:
Nessuna norma di legge, nè statale, nè regionale, fa divieto di alimentare gatti randagi nel loro habitat, cioè nei luoghi pubblici o privati in cui trovano rifugio.
Cattura e sterilizzazione
I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute, cioè regolarmente censite presso il Comune di residenza e la ASL veterinaria di riferimento, hanno diritto alla sterilizzazione o castrazione gratuita effettuata dall’ASL Veterinaria.
La cattura è effettuata esclusivamente da persone esperte attraverso l’uso di apposite gabbie che non permettono all’animale di farsi male e assolutamente non invasive.
Dopo la sterilizzazione gli animali sono re-immessi all’interno della colonia di provenienza.
Gestione delle colonie
Ad occuparsi della cura e del sostentamento delle colonie feline sono volontari, normalmente appartenenti ad un’Associazione zoofila/protezionistica, che con formale riconoscimento del Comune rappresentano la colonia nei rapporti con le istituzioni.
L’attività di gestione della colonia deve essere condotta dal responsabile nell’assoluto rispetto dei luoghi e delle persone, cercando di recare il minor disturbo possibile e contenendo il numero degli animali.
Ai volontari è permesso l’accesso, al fine dell’alimentazione e della cura dei gatti, a qualsiasi area di proprietà pubblica e dell’intero territorio comunale; laddove sia presente una colonia felina essi devono avere la possibilità di accedere anche a zone di proprietà privata.
I volontari che si occupano delle colonie feline sono obbligati a rispettare le norme per l’igiene del suolo pubblico, evitando la dispersione di alimenti e provvedendo alla pulizia della zona dove i gatti sono alimentati.
Ai residenti nelle zone limitrofe alla colonia felina è richiesta comprensione e solidarietà o quanto meno tolleranza.
Le colonie feline condominiali
Le leggi di tutela degli animali che vivono in stato di libertà hanno adottato norme precise anche a proposito di colonie feline stanziate nella proprietà condominiale.
Gli animali, di proprietà dello Stato, che più frequentemente si trovano nelle aree condominiali comuni, sono gli uccelli e i gatti. Come già ricordato, la legge riconosce al gatto il diritto di muoversi liberamente sul territorio e fa espresso divieto di spostare tali animali dal loro habitat. Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse giardini, cortili, o garage, è da considerare assolutamente legittima, così come la presenza degli uccelli sugli alberi. La legge tuttavia prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nitriti nel rispetto dell’igiene dei luoghi. La presenza di persone zoofile che si occupano dei gatti (le cosiddette “gattare”) garantisce animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico.
Guarda e stampa il file PDF dell’articolo.
Cari a-mici, forse non tutti sapete che oltre la gestione della struttura del gattile e dei suoi numerosi ospiti, ci occupiamo anche di quelle che vengono chiamate Colonie Feline, cioè per dirla in poche parole, gruppi di gatti formatisi spontaneamente da felini che vivono in un determinato luogo (che può essere tanto un cortile di una fabbrica, quanto una stalla). Ogni colonia ha un numero variabile di gatti, in certi luoghi può essercene anche uno solo se per qualche ragione gli altri non ci sono più, oppure possono essere molti di più.
Praticamente, si potrebbe quasi dire che sono i gatti stessi a decidere quanti fanno parte di una colonia e dove si trova la stessa, in quanto capita che un gatto sparisca oppure che ne arrivino di nuovi, e quindi la colonia si rimpicciolisce o ingrandisce.
Le colonie feline sono tutelate dalla legge sia a livello nazionale che locale, quando un gruppo di gatti decide di stabilirsi in un posto, la legge prevede infatti che vengano lasciati vivere lì.
E, per quanto riguarda i Comuni delle Terre d’Argine più Bomporto e Ravarino, è qui che entriamo all’opera noi.
Alcuni dei nostri volontari si prendono infatti cura di tutti questi gatti, portandogli ogni giorno da mangiare e controllando lo stato di salute dei mici, e ovviamente se ci sono tutti e se sono presenti nuovi arrivati.
È un compito impegnativo che richiede costanza, e viene svolto con continuità tutti i giorni dell’anno. Tutti questi gatti vengono censiti, sterilizzati o castrati, per aiutare a controllare il fenomeno del randagismo, curati al bisogno e, se necessario, portati in gattile per ricevere cure specifiche o un periodo di degenza, dopo il quale vengono riportati alla loro “casa” coi loro compagni.
Vedete dunque che il nostro lavoro è davvero tanto, ma siamo sempre contenti di aiutare i nostri a-mici, col sole, la pioggia, la neve, noi siamo lì per loro!
Per darvi un’idea più precisa, potete leggere il file PDF col resoconto del censimento generale delle Colonie Feline aggiornato ad aprile 2013.
LE COLONIE FELINE
Che cos’è una Colonia Felina
Per colonia felina s’intende qualsiasi gruppo di due o più gatti che coabitano nel medesimo territorio e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, definito habitat, dove svolgere le proprie funzioni vitali.
È importante sapere che, a differenza dei cani, non si può parlare di gatti randagi, bensì di gatti che vivono in stato di libertà sul territorio.
I gatti liberi appartengono al Patrimonio Indisponibile dello Stato e sono a tutti gli effetti responsabilità del Comune di appartenenza, il quale dovrà garantirne la cura, la sopravvivenza e la sterilizzazione vietando qualsiasi forma di maltrattamento (legge 281/91).
Ricordiamo che la formazione di una colonia felina è conseguenza dell’abbandono di gatti, gatte e cuccioli, reato perseguibile con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro (articolo 727 del Codice Penale).
Che cosa dice la legge
ai sensi della Legge Regionale n°27/2000 (che recepisce la Legge 14 agosto 1991, n°281 “Legge quadro in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”) i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o allontanarli dal loro habitat (1). S’intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio o porzione di territorio, urbano e non, edificato e no, sia esso pubblico o privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia o meno accudita dai cittadini”.
(1) Per maltrattamento s’intende anche ostacolarne il nutrimento ed impedire il riparo. È inoltre, vietato, salvo in casi eccezionali (es.: comprovate e documentate esigenze sanitarie, situazioni a rischio…), spostare le colonie dal loro insediamento.
Consiglio di Stato – Sez.III – Adunanza del 16/09/1997 – Sentenza 883:
Nessuna norma di legge, nè statale, nè regionale, fa divieto di alimentare gatti randagi nel loro habitat, cioè nei luoghi pubblici o privati in cui trovano rifugio.
Cattura e sterilizzazione
I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute, cioè regolarmente censite presso il Comune di residenza e la ASL veterinaria di riferimento, hanno diritto alla sterilizzazione o castrazione gratuita effettuata dall’ASL Veterinaria.
La cattura è effettuata esclusivamente da persone esperte attraverso l’uso di apposite gabbie che non permettono all’animale di farsi male e assolutamente non invasive.
Dopo la sterilizzazione gli animali sono re-immessi all’interno della colonia di provenienza.
Gestione delle colonie
Ad occuparsi della cura e del sostentamento delle colonie feline sono volontari, normalmente appartenenti ad un’Associazione zoofila/protezionistica, che con formale riconoscimento del Comune rappresentano la colonia nei rapporti con le istituzioni.
L’attività di gestione della colonia deve essere condotta dal responsabile nell’assoluto rispetto dei luoghi e delle persone, cercando di recare il minor disturbo possibile e contenendo il numero degli animali.
Ai volontari è permesso l’accesso, al fine dell’alimentazione e della cura dei gatti, a qualsiasi area di proprietà pubblica e dell’intero territorio comunale; laddove sia presente una colonia felina essi devono avere la possibilità di accedere anche a zone di proprietà privata.
I volontari che si occupano delle colonie feline sono obbligati a rispettare le norme per l’igiene del suolo pubblico, evitando la dispersione di alimenti e provvedendo alla pulizia della zona dove i gatti sono alimentati.
Ai residenti nelle zone limitrofe alla colonia felina è richiesta comprensione e solidarietà o quanto meno tolleranza.
Le colonie feline condominiali
Le leggi di tutela degli animali che vivono in stato di libertà hanno adottato norme precise anche a proposito di colonie feline stanziate nella proprietà condominiale.
Gli animali, di proprietà dello Stato, che più frequentemente si trovano nelle aree condominiali comuni, sono gli uccelli e i gatti. Come già ricordato, la legge riconosce al gatto il diritto di muoversi liberamente sul territorio e fa espresso divieto di spostare tali animali dal loro habitat. Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse giardini, cortili, o garage, è da considerare assolutamente legittima, così come la presenza degli uccelli sugli alberi. La legge tuttavia prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nitriti nel rispetto dell’igiene dei luoghi. La presenza di persone zoofile che si occupano dei gatti (le cosiddette “gattare”) garantisce animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico.
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