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lunedì 22 maggio 2017

Rimedi alimentari contro le malattie

Rimedi alimentari contro le malattie
INDICE
In passato, i nostri nonni e nonne ricorrevano quasi sempre a rimedi alimentari e al digiuno per guarire da malattie.
Vediamo quali malattie possiamo curare o alleviare tramite una scelta appropriata di alimenti.
L’Osteoporosi
Per migliorare l’osteoporosi è indispensabile:
la vitamina D, che si trova soprattutto nell’olio di fegato di merluzzo e nel tuorlo dell’uovo.
il fosforo, presente nelle uova e nel germe di grano
il manganese, presente soprattutto nelle mandorle e nocciole;
lo zolfo, presente nei formaggi, nelle uova e nell’aglio.

Lo Stress e Depressione psichica

Contro la depressione e per resistere allo stress, sono necessarie:

la vitamina PP, che si trova: nei pomodori essiccati e nelle arachidi tostate;
la vitamina B10, presente nel germe di grano;
la vitamina B5, presente nel germe di grano e nel lievito di birra;
la vitamina B6, presente nel torlo d’uovo e nel lievito di birra.

L’anemia.

Per combattere l’anemia sono indispensabili:

la vitamina B9, presente nel germe di grano, nei fagioli, negli spinaci, nelle noci, nel lievito di birra;
la vitamina B12, presente nelle uova (nella carne) o può essere assunta tramite integratori alimentari;
il cobalto, contenuto nelle carote, nei fichi, nel germe di grano;
il ferro, contenuto nella mandorla, nocciola, frumento, carota, cavolo, prezzemolo;
il rame, contenuto nelle mandorle, noci, nocciole, frumento, mela, arancia;

Il Raffreddamento

Per evitare il raffreddamento è necessario:

·         la vitamina C, presente in numerosi frutti (ribes, agrumi, kiwi) e ortaggi (broccoletti crescione, malva, ruchetta, peperoni);
·        il rame, contenuto nelle mandorle, noci, nocciole, frumento, mela, arancia;
·       il ferro, contenuto nella mandorla, nocciola, frumento, carota, cavolo, prezzemolo;

Problemi della pelle.

·        la vitamina B8, presente nel germe di grano e lievito di birra;
·         zolfo, che si trova ne: aglio, crescione, cipolla, germe di grano, ravanelli, patata, dattero, mandorla,
·      silicio, che si trova ne: cuticola dei cereali, nella buccia della frutta, nell’aglio, asprella (equiseto)

Invecchiamento.

I responsabili dell’invecchiamento sono i cosiddetti radicali liberi. I radicali liberi sono sostanze chimiche che si formano nell’organismo in seguito a esposizione a radiazioni nucleari, raggi ultravioletti, inquinamento, smog, sostanze tossiche varie, nonché a causa degli additivi alimentari, dei pesticidi usati in agricoltura, ecc. Per combattere l’invecchiamento occorre:

·         Vitamina A (retinolo), presente nell’olio di fegato di merluzzo;
·        Vitamina E, presente nel cavolo, germe di grano, olio extravergine d’oliva spremuto a freddo
·         Carotene, presente nelle carote, malva, spinaci.
·         Selenio, presente nel tonno, aringhe, acciughe, lievito di birra.
·        Zinco, presente nelle ostriche e nelle aringhe.
·         Erbe aromatiche: timo, origano, menta, rosmarino, anice, chiodo di garofano, ma soprattutto cavolo

Menu tipico per non invecchiare sessualmente:
Antipasto: verdure in pinzimonio (insalata di crescione, cipolla, striscioline di cavolo rosso, pistacchi, olio extravergine d’oliva spremuto a freddo)
Primo piatto: spaghetti di farina integrale con aglio, olio e peperoncino
Secondo piatto: uova alla salvia oppure filetti di aringa.
Frutta e dessert: noci e miele.

Insufficienza gastrica.

Difficoltà nella digestione. Si può migliorare:

1.      mangiando poco e spesso;
2.      masticando molto bene;
3.      nutrendosi in modo corretto (vedi combinazioni alimentari)
Inoltre occorre scegliere alimenti particolari:
·        Genziana. Come aperitivo stimola le funzioni dello stomaco.
·         Pomodoro. Abbinato alla pasta o pizza facilita la digestione. Molto indicati anche i pomodori secchi.
·         Ortica. Produce una sostanza chiamata secretina che regola la formazione di acido cloridrico e pepsina. Utile anche contro la caduta dei capelli
·         Cicoria. Accelera le funzioni dello stomaco e stimola l’appetito. E’ preferibile mangiarla cruda.
·         Ruchetta (Rucola).Superdotata di vitamina C e ferro.
·         Ravanello. Stimolante dell’appetito
·         Peperone. Ricco di vitamina C.
·         Crescione. Ricca di vitamine C ed E e di molti minerali. Utile anche contro la caduta dei capelli
·         Cipolla. Stimolante per stomaci pigri, potente disinfettante intestinale, migliora la digestione. Inoltre riduce la glicemia e fa urinare molto.
·        Alloro. Stimola i succhi gastrici e favorisce la digestione di ricette pesanti. Non eccedere per non intossicarsi (contiene cianuro di potassio).
·         Ananas e Papaia. Aiuta a digerire le proteine della carne. Consumare al termine del pasto.
·         Coriandolo. Migliora la digestione e accelera lo svuotamento dello stomaco.
·        Pepe (nero e bianco). Stimola la digestione e il pancreas. Agisce contro i “funghi” intestinali.
·         Peperoncino. Stimola il surrene, donando forza fisica. Disinfettante nelle infezioni intestinali. Ottimo digestivo. Da consumare crudo.
·        Origano. E’ utile per stomaci pigri, con difficoltà digestiva e inappetenza. E’ inoltre un importante disinfettante intestinale.
·        Caffè. Può aiutare una digestione difficoltosa.
·         Vino. Un mezzo bicchiere di vino rosso a pasto, sorseggiato, fa bene alla salute. Ha un effetto simile alla vitamina P. Migliora la digestione e disinfetta, distrugge i batteri intestinali nocivi.
·        Cioccolato. E’ un tonico. Contiene magnesio, ferro e potassio e una sostanza detta teobromina che stimola il cuore. Inoltre è ricco di caffeina che stimola il sistema nervoso. E’ sconsigliato agli obesi e agli ipertesi, dato che contiene molti grassi.

La gastrite
I disturbi della gastrite sono: acidità, bruciore e dolore (che peggiorano dopo un pasto abbondante e migliorano invece dopo un pasto leggero), eruttazioni e sensazione di peso allo stomaco. Le sue cause possono essere: predisposizione familiare, alimentazione errarta, fumo, alcool e stress. I cibi che curano la gastrite sono:
Patate. Sono ricche di potassio che fa urinare molto. Si consiglia di bere due volte al giorno il succo di una patata cruda, sbucciata, con succo di carota o di limone.
Cavoli. Agiscono contro i radicali liberi che causano l’invecchiamento. Contengono il gefarnato, una sostanza che stimola la produzione di uno strato mucoso protettivo da parte dello stomaco. Va consumato crudo, aggiunto nelle insalate.
Mela. Contiene una fibra, la pectina (presente soprattutto nella buccia e nei semi), che cattura e permette di eliminare con le feci varie sostanze nocive (colesterolo, metalli tossici, sostanze radioattive). Inoltre svolge un’azione protettiva sulla mucosa dello stomaco. E’ utile mangiarla dopo i pasti a base di carboidrati, in quanto aiuta a digerirli.
Arance. E’ utile nell’iperacidità dello stomaco (una spremuta la mattina a digiuno). Si consiglia di mangiare anche le “pellicine” bianche che contengono vitamina P, che favorisce l’assorbimento della vitamina C di cui gli agrumi sono ricchi. In caso di digestione difficile basta bere il decotto ottenuto facendo bollire una scorza di buccia in poca acqua.
Banane. Sono molto utili nella gastrite perché stimolano lo stomaco a produrre uno strato protettivo (chiamato muco gastrico) che lo salvaguarda dall’azione dell’acido cloridrico. Avendo inoltre un alto contenuto in pectina, come le mele, aiutano a ridurre il colesterolo. Consumarle mature.
Liquirizia. Ottimo rimedio contro la gastrite, perché neutralizza l’iperacidità. Ma può provocare l’innalzamento della pressione (se se ne consumano più di 15 grammi al giorno) poiché ha un’azione simile a quella del cortisone.
Fichi. Stimola la digestione e fa diminuire l’acidità dello stomaco. Per ottenere il massimo vantaggio si usa il Ficus carica gemmoterapico, 30 gocce al giorno diluite in poca acqua. I fichi secchi hanno un grande valore energetico e sono un vero e proprio remineralizzante. Perciò sono indicati per i convalescenti, i bambini, gli anziani e gli sportivi.

L’Insufficienza epatica
Il paziente soffre dei seguenti disturbi: eruttazioni, difficoltà digestiva, sonnolenza dopo i pasti, rumori intestinali, pancia gonfia.
Il fegato è il laboratorio biochimico del nostro organismo e svolge molte funzioni:
Þ      disintossicazione da farmaci e da sostanze tossiche;
Þ      pulizia dei globuli rossi invecchiati e degli ormoni già utilizzati;
Þ      accumulo di glucosio;
Þ      sintesi delle proteine;
Þ      produzione della bile che viene accumulata nella cistifellea e raggiunge poi l’intestino.
Per curare l’insufficienza epatica occorre: rafforzare la struttura del fegato, stimolare la produzione di bile, stimolazione dello svuotamento delle colecisti. Può essere curato con le seguenti sostanze:
Carciofo. Contiene una sostanza, la cinarina, che stimola la produzione di bile e lo svuotamento della colecisti e protegge il fegato dalle sostanze tossiche. La cinarina è molto abbondante nelle foglie. Va mangiato crudo. Per ottenere il massimo beneficio si consiglia di utilizzare la Tintura Madre, ricavata dalla macerazione idroalcolica delle foglie (30 goccie al giorno). Il carciofo ha anche il potere di far diminuire il colesterolo.
Cardo mariano. E’ un ottimo epatoprotettore (difende il fegato da varie sostanze tossiche). Si utilizza la Tintura Madre di Carduus marianus, alla dose di 30 gocce al giorno, diluite in po’ d’acqua, due volte al dì.
Timo. Facilita la digestione grazie a due sostanze: l’acido caffeico e l’acido clorogenico. Inoltre combatte la stanchezza e sollecita l’attività cerebrale. Il suo potere eccitante è dato dal timolo. E’ anche usato contro i dolori mestruali e gli spasmi dolorosi uterini.
Rosmarino. L’acido rosmarinico è un eccellente antinfiammatorio, in quanto inibisce la sintesi delle prostaglandine. Inoltre stimola la funzione del fegato e lo svuotamento della colecisti. Ottimo è il preparato gemmoterapico Rosnarinus 1DH. Se ne prendono 20-30 gocce diluite in un po’ di acqua, prima di pranzo e cena. Viene impiegato nella preparazione di piatti difficili da digerire (Es: l’abbacchio al forno alla romana).
Cicoria selvatica (soffione o tarassaco). La sostanza tirassicina, contenuta nelle sue radici, stimola la produzione di bile da parte del fegato e il contemporaneo svuotamento della colecisti. Si consiglia di aggiungere le sue foglie nell’insalata, perché ricchissime di: vitamina A, vitamina C, vitamina E, calcio e ferro. E’ utile nelle astenie, nelle anemie e nelle convalescenze.
Salvia. In cucina trova impiego nella preparazione di piatti difficili da digerire, come i “saltimbocca” perché stimola lo svuotamento della colecisti per azione di due sostanze: il tuione e l’acido rosmarinico. E’ stata sempre considerata un afrodisiaco. Oggi è usata soprattutto nei dentifrici per la sua azione curativa sulle gengive.
 
Da evitare; salumi, caffè e cioccolato, burro e margarina, cibi fritti.

Il Meteorismo
E’ un termine usato per indicare la presenza eccessiva di gas nell’intestino, che si sviluppano ad opera di alcuni batteri che fermentano i cibi mal digeriti: Ciò si verifica nei casi di:
Þ      insufficienza del fegato;
Þ      errata combinazione alimentare;
Þ      insufficienza pancreatica. Il pancreas è una piccola ghiandola che produce enzimi, indispensabili per la digestione, che sono: tripsina (per digerire le proteine), la lipasi (per i grassi) e l’amilasi (per i carboidrati).
Per curare il meteorismo occorre:
Þ   masticare molto bene
Þ   consumare i pasti in condizioni di riposo e di relax;
Þ   mangiare a orari fissi.
         Inoltre un aiuto prezioso è dato dai seguenti alimenti: prezzemolo, mirtillo, finocchio, uva, chiodi di garofano, cardamomo, zenzero.
Prezzemolo. La sostanza apiolo, in esso contenuta, esercita un’efficace azione contro quei batteri intestinali che provocano fermentazione. Inoltre rinfresca l’alito cancellando i sapori sgradevoli (es: aglio). Altri effetti positivi, se consumato crudo, sono:
-     azione antinfettiva (per l’elevato contenuto di vitamina C, pari a 4 volte quello dell’arancia);
-     azione antinvecchiamento (per la presenza della vitamina A, che neutralizza i radicali liberi);
-     azione diuretica.
Finocchio. Riduce il gonfiore addominale, per la sua azione contro i batteri che provocano fermentazioni intestinali. Migliora gli spasmi intestinali di origine nervosa. Da consigliare alle nutrici perché stimola la secrezione lattea.
Mirtilli. Ne esistono due tipi:
Þ   mirtillo rosso: contiene arbutina e idrochinone, sostanze attive contro l’escherichia coli e lo stafilococco, batteri presenti in misura eccessiva in caso di fermentazione intestinale. Contro i gonfiori si usa sotto forma di macerato glicerico, nella dose di 25 gocce tre volte al giorno.
Þ   Mirtillo nero: contiene mirtillina che rigenera la parete dello stomaco. Quindi è efficace nelle gastriti sotto forma di Tintura Madre. Infine migliora la visione notturna.
Uva. L’uva è molto simile al latte per la sua composizione in proteine, zuccheri e sali minerali. E’ utile nelle fermentazioni batteriche intestinali, grazie al tannino, una sostanza in essa contenuta. Inoltre ha proprietà lassative dovute agli acidi organici (malico, citrico, tartarico). Infine è ricca di fosforo e silicio che agiscono favorevolmente sulla pelle  e sul sistema nervoso.
Chiodo di garofano. Svolgono azione anestetica dovuta alla presenza della sostanza eugenolo che agisce anche contro i radicali liberi. Usati fin dall’antichità per la preparazione di medicinali contro il mal di denti. Stimolano l’appetito, rilassano le pareti dell’intestino e combattono i batteri che provocano fermentazione intestinale. Sono anche efficaci contro l’alito cattivo.

La Diarrea
Prima di parlare della diarrea diciamo qualcosa sull’intestino. L’intestino si divide in due parti:
l’intestino tenue (o piccolo intestino). Ha una doppia funzione:
Þ    produce sostanze indispensabili per proseguire la digestione delle proteine, dei carboidrati e dei grassi (iniziata con lo stomaco, il fegato e il pancreas);
Þ    svolge il ruolo importante di assorbimento dei prodotti finali della digestione delle propteine, dei carboidrati e dei grassi.
l’intestino crasso, che ha soprattutto la funzione di assorbire l’acqua e i sali minerali introdotti con l’alimentazione
La diarrea impedisce l’assorbimento delle sostanze nutritive, a causa di:
- infezioni intestinali (tipo tifo);
- stati emotivi (che portano alla colite nervosa);
- intolleranze alimentari (Es. al glutine);
- assunzione di farmaci (Es: antibiotici);
- disfunzioni del pancreas e del fegato;
- malattie quali il morbo di Chron;
- scarsa tolleranza a certi alimenti.
Per la diarrea sono consigliabili i seguenti alimenti:
Carote. Sono utili in caso di diarrea. Si raccomanda di mangiarle crude e senza pelarle. Sono ricche di vitamina A
Carrube. Sono antidiarroiche, per la presenza delle pectine, sostanze che assorbono l’acqua, contrastano l’acidità e hanno azione antibatterica. Sono inoltre ricche di zuccheri, fosforo, silicio e vitamina E.
Tè. Quello verde contiene molto tannino, che ha un’azione astringente.
Limone. Ha proprietà astringente, antidiarroica per effetto dell’acido citrico. E’ utile anche nell’iperacidità di stomaco ed ha un grande potere disinfettante.

La Stitichezza.
Una prolungata permanenza delle feci nell’intestino provoca:
Þ      maggiore assorbimento di sostanze tossiche introdotte con l’alimentazione;
Þ     sviluppo di batteri nocivi, che a loro volta producono sostanze tossiche come l’indolo e l’ammoniaca.
La stitichezza può avere origini diverse:
*        insufficienza del fegato o del pancreas;
*         tumori dell’intestino;
*       cause nervose (come nella colite spastica);
*        cause funzionali (come nel colon allungato).
E’ possibile migliorare la stitichezza con un’alimentazione corretta e consumando i seguenti alimenti:
Crusca. Da non prendere da sola né in eccesso. Assumerla mangiando cibi integrali.
Albicocca. E’ ricca di vitamina A. E’ utile per la sua azione lassativa.
Zucca. E’ un ottimo lassativo. Berne il succo la mattina, oppure aggiungerla cruda, a striscioline, nell’insalata mista. Inoltre i semi di zucca contengono molto zinco, indispensabile per la produzione di testosterone, l’ormone maschile e sembra avere un’azione efficace contro l’ingrossamento della prostata.
Lattuga. Ha un’azione calmante. Nelle insalate si consiglia di associare alla lattuga: la ruchetta (che stimola la secrezione dei succhi gastrici) e il crescione.
Melanzana. Stimola la contrazione dei muscoli lisci dell’intestino, facilitandone lo svuotamento. Va consumata con tutta la buccia. Riduce il colesterolo. Ottime le melanzane alla parmigiana.
Prugne. Sono ricche di sali di magnesio che svolgono azione lassativa.

I Vermi intestinali.
·         Aglio. E’ un potente antibatterico e un ottimo digestivo. Attualmente viene molto usato per la sua azione sull’ipertensione arteriosa. Infatti:
Þ      provoca dilatazione dei vasi sanguigni;
Þ      riduce il rischio di trombosi.
E’ consigliabile far macerare per tutta una notte, in un bicchiere d’acqua tiepida, 2-3 spicchi d’aglio schiacciati. La mattina dopo filtrare e bere. Ottima è la bruschetta con aglio e olio. Per il problema dell’alitosi si consiglia di aggiungere all’aglio molto prezzemolo.
·         Melagrana. Ha una spiccata azione antibatterica.
La Colite nervosa.
I sintomi della colite nervosa sono:
Þ      dolori addominali e crampi, indipendenti dai pasti;
Þ      sensazione di bruciore intestinale;
Þ      alternanza di stitichezza e diarrea;
Þ      indigeribilità di alcuni cibi;
Þ      meteorismo;
Þ      peggioramento di tutti questi disturbi in situazioni di stress, ansia,             preoccupazione e paura.
Per questa malattia si consiglia:
·        Maggiorana. E’ un calmante del sistema nervoso. Prenderla come infuso mettendo poche foglie in una tazza d’acqua bollente.
·        Melissa. Consigliata negli spasmi di origine nervosa dello stomaco e dell’intestino.
·         Menta. Agisce negli spasmi di origine nervosa dello stomaco e dell’intestino
·        Basilico. Stimolante del sistema digerente.

Osteoartrite.
I cibi contenenti antiossidanti, grassi essenziali e vitamina B5, riducono le infiammazioni delle articolazioni. Le vitamine B e C potenziano il sistema endocrino che controlla l’equilibrio del calcio. La vitamina D, il calcio, il magnesio e il boro, sono utili per la salute delle ossa.
Perciò la dieta dovrebbe basarsi su alimenti ricchi delle vitamine e sali minerali sopra richiesti.

venerdì 19 maggio 2017

RAPPORTO CON LA CARNE

RAPPORTO CON LA CARNE
Nonostante l'uomo si sforzi di nascondere a se stesso la verità, la realtà è una sola (e la dimostreremo successivamente): ной не сиамо карниворри. Анализ может привести к искажению и устранению неполадок в процессе обработки, а не к принятию решения.Per dare un'idea dell'ipocrisia dell'uomo e della commedia che mette in atto per celare la verità, basta ragionare - anche per un solo attimo - sul modo in cui mangia la carne. L'uomo è costretto a camuffare questo cibo - несовместимый коллизионный организм - con una infinita quantità di salse e salsette, non prima di averlo fritto o bollito o invecchiato, e trasformato in mille modi.
Non si rende conto di essere ridicolo?
Се давверо л'умо и у карниворо (приходят ли молти, анзи молтиссими, кредоно), перчи манга ла лане на тутти гли альтри вери карнивори, э цоиер круда? Sarebbe opportuno porsi di tanto in tanto questo genere di domande, senza dare tutto per scontato e senza dare credito alle altrui opinioni a scatola chiusa.
Molten biologi e fisiologi sono d'accordo nell'affermare che l'uomo, in realt, non и fisiologicamente "costruito" на mangiare carne, e offrono доказать эстрементационные доказательства. Vediamo quali: la classe dei carnivori ha una struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), intestino breve (соло 3 volte la lunghezza del tronco) и фортепианная ацето (10 вольт ди più di un normale erbivoro); L'intestino breve, lungo 3 volte il tronco, служить ad evitare una sosta troppo prolungata della carne ingerita, in quanto essa è facilmente putrescibile. L'intestino breve, inoltre, è fortemente acido perché deve neutralizzare le soostanze tossiche carnee.
«Ведьямо» прибывает на авансцену в виде кармана: «una volta giunta nello stomaco la carne ha bisogno», «per essere digerita», «della secrezione di succhi gastrici ricchissimi di acido idrocloridico». I carnivori, infatti, secernono grandi quantità di acido idrocloridrico, atto a sciogliere le ossa. Ил tratto intestinale dove avviene l'ultima parte della digestione, che служить дальнему пассажу gli elementi nutrivi nel sangue, deve per forza di cose essere meno lungo possibile: si deve considerare, infatti, che il pezzo di carne altro non è che un un cadavere In putrefazione che crea velenosi rifiuti all'interno del corpo. Il carnivoro, quindi, deve liberarsene il più presto возможен. Il problema, per i non carnivori, и леггинсы дель тратто intestinale, che a volte и lungo addirittura 20 volte il tronco. Se i non carnivori mangiassero carne, questa rimarrebbe nel loro corpo un tempo troppo lungo, avvelenandoli.
Passiamo alla classe degli erbivori: struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti, e canini per dilaniare; Intestino lungo sino a 20 volte il tronco, enzima digestivo capace di trasformare e assimilare la cellulosa delle piante. Gli erbivori secernono una quantità minima di acido idrocloridrico, неудовлетворительный - digerire del tutto la carne.
Poi c'è la classe degli onnivori, parenti stretti dei carnivori, che conservano una certa, агрессивирующая и сопутствующая силилити в molte caratteristiche fisiche ai carnivori; Molti, ad esempio, non collocano il cane tra i carnivori, poiché se nutrito di sola carne esso muore.
Adesso osserviamo l'uomo: struttura fisica non aggressiva, tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate, secrezione salivare idonea (grazie alla ptialina) agli amidi dei cereal, dentatura sviluppata soprattutto negli incisivi per mordere e addentare frutti E nei molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco debole e poco acido, che non possiede gli enzimi adatti, нейтральный продукт, способный вызывать декомпозицию делла карне; Inoltre il suo intestino ha bisogno di stimoli che favoriscano il movimento перистальтический: фрутти, крупный план ortaggi hanno queste capacità, la carne нет. L'intestino crasso, inoltre, per ottimizzare la sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti lasciano nel crasso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini: ammoniaca e basi разнообразный. «Физиология человека и его сходство с мужчинами, связанными с паломничеством и паломничеством с животными», «Нелюбимые плотоядные» и «Тигр е леопарди». I carnivori, ad esempio, non traspirano dalla pelle: la temperatura corporea viene regolata con il respiro ускоренная эра лиза этрузии. Gli animali вегетарианский, invece, sono datatit di pori sudoriferi per eliminare le impurità e regolare la temperatura.
Тутте совпадение?
I carnivori devono lambire i liquidi (esempio: i gatti), mentre gli animali vegetariani succhiano i liquidi attraverso i denti, прибывают gli uomini.
Pare proprio che l'uomo non rientri né nella classe dei carnivori, né in quella degli onnivori, anzi per alcune caratteristiche fisiche potrebbe essere accostato ai frugivori (прибыть в scimmie), изданный в modo minore ai granivori (
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RAPPORTO CON LA CARNE

Nonostante l'uomo si sforzi di nascondere a se stesso la verità, la realtà è una sola (e la dimostreremo successivamente): noy ne siamo karnivorri. Analiz mozhet privesti k iskazheniyu i ustraneniyu nepoladok v protsesse obrabotki, a ne k prinyatiyu resheniya.
Per dare un'idea dell'ipocrisia dell'uomo e della commedia che mette in atto per celare la verità, basta ragionare - anche per un solo attimo - sul modo in cui mangia la carne. L'uomo è costretto a camuffare questo cibo - nesovmestimyy kollizionnyy organizm - con una infinita quantità di salse e salsette, non prima di averlo fritto o bollito o invecchiato, e trasformato in mille modi.

Non si rende conto di essere ridicolo?

Se davvero l'umo i u karnivoro (prikhodyat li molti, anzi moltissimi, kredono), perchi manga la lane na tutti gli al'tri veri karnivori, e tsoiyer kruda? Sarebbe opportuno porsi di tanto in tanto questo genere di domande, senza dare tutto per scontato e senza dare credito alle altrui opinioni a scatola chiusa.

Molten biologi e fisiologi sono d'accordo nell'affermare che l'uomo, in realt, non i fisiologicamente "costruito" na mangiare carne, e offrono dokazat' estrementatsionnyye dokazatel'stva. Vediamo quali: la classe dei carnivori ha una struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del tronco) i fortepiannaya atseto (10 vol't di più di un normale erbivoro); L'intestino breve, lungo 3 volte il tronco, sluzhit' ad evitare una sosta troppo prolungata della carne ingerita, in quanto essa è facilmente putrescibile. L'intestino breve, inoltre, è fortemente acido perché deve neutralizzare le soostanze tossiche carnee.

«Ved'yamo» pribyvayet na avanstsenu v vide karmana: «una volta giunta nello stomaco la carne ha bisogno», «per essere digerita», «della secrezione di succhi gastrici ricchissimi di acido idrocloridico». I carnivori, infatti, secernono grandi quantità di acido idrocloridrico, atto a sciogliere le ossa. Il tratto intestinale dove avviene l'ultima parte della digestione, che sluzhit' dal'nemu passazhu gli elementi nutrivi nel sangue, deve per forza di cose essere meno lungo possibile: si deve considerare, infatti, che il pezzo di carne altro non è che un un cadavere In putrefazione che crea velenosi rifiuti all'interno del corpo. Il carnivoro, quindi, deve liberarsene il più presto vozmozhen. Il problema, per i non carnivori, i legginsy del' tratto intestinale, che a volte i lungo addirittura 20 volte il tronco. Se i non carnivori mangiassero carne, questa rimarrebbe nel loro corpo un tempo troppo lungo, avvelenandoli.

Passiamo alla classe degli erbivori: struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti, e canini per dilaniare; Intestino lungo sino a 20 volte il tronco, enzima digestivo capace di trasformare e assimilare la cellulosa delle piante. Gli erbivori secernono una quantità minima di acido idrocloridrico, neudovletvoritel'nyy - digerire del tutto la carne.

Poi c'è la classe degli onnivori, parenti stretti dei carnivori, che conservano una certa, agressiviruyushchaya i soputstvuyushchaya sililiti v molte caratteristiche fisiche ai carnivori; Molti, ad esempio, non collocano il cane tra i carnivori, poiché se nutrito di sola carne esso muore.

Adesso osserviamo l'uomo: struttura fisica non aggressiva, tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate, secrezione salivare idonea (grazie alla ptialina) agli amidi dei cereal, dentatura sviluppata soprattutto negli incisivi per mordere e addentare frutti E nei molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco debole e poco acido, che non possiede gli enzimi adatti, neytral'nyy produkt, sposobnyy vyzyvat' dekompozitsiyu della karne; Inoltre il suo intestino ha bisogno di stimoli che favoriscano il movimento peristal'ticheskiy: frutti, krupnyy plan ortaggi hanno queste capacità, la carne net. L'intestino crasso, inoltre, per ottimizzare la sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti lasciano nel crasso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini: ammoniaca e basi raznoobraznyy. «Fiziologiya cheloveka i yego skhodstvo s muzhchinami, svyazannymi s palomnichestvom i palomnichestvom s zhivotnymi», «Nelyubimyye plotoyadnyye» i «Tigr ye leopardi». I carnivori, ad esempio, non traspirano dalla pelle: la temperatura corporea viene regolata con il respiro uskorennaya era liza etruzii. Gli animali vegetarianskiy, invece, sono datatit di pori sudoriferi per eliminare le impurità e regolare la temperatura.

Tutte sovpadeniye?

I carnivori devono lambire i liquidi (esempio: i gatti), mentre gli animali vegetariani succhiano i liquidi attraverso i denti, pribyvayut gli uomini.

Pare proprio che l'uomo non rientri né nella classe dei carnivori, né in quella degli onnivori, anzi per alcune caratteristiche fisiche potrebbe essere accostato ai frugivori (pribyt' v scimmie), izdannyy v modo minore ai granivori (