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venerdì 11 marzo 2016

Oggetto: Linee guida ed indicazioni operative per interventi


Oggetto: Linee guida ed indicazioni operative per interventi

sulla popolazione felina

La legge 281/91, la L.R. 34/93 ed il relativo Regolamento di attuazione promulgato con

D.P.G.R. n.4359 dell’11/11/1993, prevedono interventi mirati al controllo delle popolazioni

feline libere sul territorio.

La legge 281/91

7. “È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà.

8. I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio e

riammessi nel loro gruppo.

9. I gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili.

10. Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le unità sanitarie locali, avere in

gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di

sopravvivenza.”

L.R. 34/93 ARTICOLO 12 Randagismo felino

1. La presenza di colonie di gatti randagi presso le quali si registrano problemi igienico sanitari o

riguardanti il benessere animale è segnalata al Comune competente, che dispone i necessari

accertamenti del servizio veterinario della USSL.

2. Qualora si renda necessario, il Comune, in accordo con il servizio veterinario della USSL,

organizza

interventi di controllo della popolazione felina che possono comprendere, secondo la natura e la

gravità dei casi segnalati, in armonia con indicazioni contenute nel regolamento di attuazione: a)

l’affidamento della colonia ad una associazione per la protezione degli animali; b) il controllo delle

nascite;

c) la cattura e la collocazione degli animali in affidamento od in altra sede più idonea.

3. Le spese per gli interventi di controllo della popolazione felina sono a carico dei Comuni, singoli o

associati.

D.P.G.R. n.4359 dell’11/11/1993 Articolo 9 Interventi di controllo sulla popolazione felina

1. Qualora l'accertamento del Servizio veterinario della USSL evidenzi in una colonia di gatti randagi

problemi legati al benessere animale, quali cattivo stato di nutrizione o condizioni di sofferenza,

depressione del sensorio, il Comune dispone l'affidamento della colonia ad una Associazione per la

protezione degli animali, che garantisce il ripristino delle condizioni di benessere, riferendo

periodicamente all'USSL competente per territorio.

2. Particolare attenzione dovrà essere rivolta ai problemi inerenti la riproduzione ed il controllo delle

patologie presenti. A tal fine, il Comune può fornire alle Associazioni che hanno in affidamento colonie

di gatti randagi la consulenza di un medico veterinario libero professionista appositamente

convenzionato, per gli interventi zooiatrici che si rendano necessari.

3. Al Servizio veterinario della USSL deve essere segnalata la presenza di affezioni a carattere

zoonosico e di malattie denunciabili ai sensi del vigente Regolamento di polizia veterinaria. per gli interventi di competenza

4. La cattura dei gatti randagi può essere disposta solo nel caso in cui, per motivi di ordine igienicosanitario,

la presenza degli animali risulti, ad un accertamento congiunto dei Servizi veterinario e di

igiene pubblica della USSL, incompatibile con insediamenti di popolazione a rischio (es. ospedali,

asili, case di cura) ovvero in caso di epidemie che mettano a repentaglio la salute dell'uomo o degli

animali: in questi casi, la cattura e` eseguita, previo provvedimento motivato dei Sindaco, dal

personale di cui al comma 1 dell'articolo 3 del presente Regolamento, con l'assistenza del Presidio

multizonale di profilassi e polizia veterinaria competente per territorio, nel rispetto del benessere

animale.

Più recentemente la Giunta Regionale con deliberazione n 2713441 del 20/9/2004 ha

incluso tra gli obiettivi del programma regionale di tutela e controllo degli animali da

affezione anche la risoluzione di problemi di ordine igienico-sanitario e di benessere

animale correlati alla presenza di colonie feline.

Essendo noto come sul territorio regionale siano manifeste e segnalate dai cittadini, seppur

episodicamente, situazioni di disagio, talvolta con conseguenze igienico-sanitarie, dovute

alla presenza di colonie feline libere, la Regione ritiene opportuno promuovere progetti

proposti dalle Amministrazioni Comunali per il controllo del randagismo felino.

Destinatari del contributo saranno quindi i Comuni piemontesi che abbiano

depositato presso l’Azienda Sanitaria del territorio:

· Un censimento con i dati relativi alle colonie in oggetto del contenimento

numerico, che indichi i programmi previsti per la gestione delle colonie e

segnali le principali criticità;

· L’elenco dei veterinari Libero Professionisti incaricati;

· La bozza di convenzione per l’esecuzione degli interventi;

· La previsione globale di spesa;

· Il rendiconto degli interventi eseguiti gli anni precedenti per il controllo delle

colonie feline

Le Aziende Sanitarie Locali sono incaricate dell’istruttoria dei progetti presentati dai

Comuni, in ordine alla quale, oltre alla verifica della completezza della documentazione da

ciascuno presentata, debbono valutare le priorità sanitarie sulla base delle quali individuare

gli interventi ritenuti più appropriati per accedere al contributo di parte regionale, tenuto

anche conto della presenza sul territorio di Associazioni di volontariato per la protezione

degli animali la cui partecipazione al progetto sia giudicata utile non mancando di verificare

anche la conclusione di analoghi progetti precedentemente avviati.

ALLEGATI

1. Linee guida ed indicazioni operative per interventi sulla popolazione felina

2. Modello di convenzione per l’affido della colonia felina presso una associazione

zoofila

3. Modello di identificazione del personale “Volontario Responsabile di Colonia Felina”

4. Tesserino identificativo



5. Scheda di censimento della colonia felina

6. Protocollo inerente i criteri per il convenzionamento tra Comuni e Veterinari Libero-

Professionisti per l’attuazione di un programma di contenimento delle colonie feline

7. Modello di convenzione tra Comuni e Veterinari Libero-Professionisti per l’attuazione

di un programma di contenimento delle colonie feline

8. Cartello informativo “Avviso alla Cittadinanza” da affiggere nei pressi della colonia

dopo aver completato con nome e logo del comune, nome e logo dell’associazione,

indirizzo identificativo della colonia felina 9. scheda di accompagnamento per la sterilizzazione di un gatto



Sede legale: Viale Giolitti,2

15033 Casale Monferrato (AL)

Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067

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SPORTELLO REGIONALE PER GLI ANIMALI DA AFFEZIONE

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e mail: presmultvet@aslal.it

www.regione.


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