Oggetto:
Linee guida ed indicazioni operative per interventi
sulla
popolazione felina
La
legge 281/91, la L.R. 34/93 ed il relativo Regolamento di attuazione
promulgato con
D.P.G.R.
n.4359 dell’11/11/1993, prevedono interventi mirati al controllo
delle popolazioni
feline
libere sul territorio.
La
legge 281/91
7.
“È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà.
8.
I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità
sanitaria competente per territorio e
riammessi
nel loro gruppo.
9.
I gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente
malati o incurabili.
10.
Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le
unità sanitarie locali, avere in
gestione
le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura
della salute e le condizioni di
sopravvivenza.”
L.R.
34/93 ARTICOLO 12 Randagismo felino
1.
La presenza di colonie di gatti randagi presso le quali si registrano
problemi igienico sanitari o
riguardanti
il benessere animale è segnalata al Comune competente, che dispone i
necessari
accertamenti
del servizio veterinario della USSL.
2.
Qualora si renda necessario, il Comune, in accordo con il servizio
veterinario della USSL,
organizza
interventi
di controllo della popolazione felina che possono comprendere,
secondo la natura e la
gravità
dei casi segnalati, in armonia con indicazioni contenute nel
regolamento di attuazione: a)
l’affidamento
della colonia ad una associazione per la protezione degli animali; b)
il controllo delle
nascite;
c)
la cattura e la collocazione degli animali in affidamento od in altra
sede più idonea.
3.
Le spese per gli interventi di controllo della popolazione felina
sono a carico dei Comuni, singoli o
associati.
D.P.G.R.
n.4359 dell’11/11/1993 Articolo 9 Interventi di controllo sulla
popolazione felina
1.
Qualora l'accertamento del Servizio veterinario della USSL evidenzi
in una colonia di gatti randagi
problemi
legati al benessere animale, quali cattivo stato di nutrizione o
condizioni di sofferenza,
depressione
del sensorio, il Comune dispone l'affidamento della colonia ad una
Associazione per la
protezione
degli animali, che garantisce il ripristino delle condizioni di
benessere, riferendo
periodicamente
all'USSL competente per territorio.
2.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta ai problemi inerenti la
riproduzione ed il controllo delle
patologie
presenti. A tal fine, il Comune può fornire alle Associazioni che
hanno in affidamento colonie
di
gatti randagi la consulenza di un medico veterinario libero
professionista appositamente
convenzionato,
per gli interventi zooiatrici che si rendano necessari.
3.
Al Servizio veterinario della USSL deve essere segnalata la presenza
di affezioni a carattere
zoonosico
e di malattie denunciabili ai sensi del vigente Regolamento di
polizia veterinaria. per gli interventi di competenza
4.
La cattura dei gatti randagi può essere disposta solo nel caso in
cui, per motivi di ordine igienicosanitario,
la
presenza degli animali risulti, ad un accertamento congiunto dei
Servizi veterinario e di
igiene
pubblica della USSL, incompatibile con insediamenti di popolazione a
rischio (es. ospedali,
asili,
case di cura) ovvero in caso di epidemie che mettano a repentaglio la
salute dell'uomo o degli
animali:
in questi casi, la cattura e` eseguita, previo provvedimento motivato
dei Sindaco, dal
personale
di cui al comma 1 dell'articolo 3 del
presente Regolamento, con l'assistenza del Presidio
multizonale
di profilassi e polizia veterinaria competente per
territorio, nel rispetto del benessere
animale.
Più
recentemente la Giunta Regionale con deliberazione n 2713441 del
20/9/2004 ha
incluso
tra gli obiettivi del programma regionale di tutela e controllo degli
animali da
affezione
anche la risoluzione di problemi di ordine igienico-sanitario e di
benessere
animale
correlati alla presenza di colonie feline.
Essendo
noto come sul territorio regionale siano manifeste e segnalate dai
cittadini, seppur
episodicamente,
situazioni di disagio, talvolta con conseguenze igienico-sanitarie,
dovute
alla
presenza di colonie feline libere, la Regione ritiene opportuno
promuovere progetti
proposti
dalle Amministrazioni Comunali per il controllo del randagismo
felino.
Destinatari
del contributo saranno quindi i Comuni piemontesi che abbiano
depositato
presso l’Azienda Sanitaria del territorio:
·
Un censimento con i dati relativi alle
colonie in oggetto del contenimento
numerico,
che indichi i programmi previsti per la gestione delle colonie e
segnali
le principali criticità;
·
L’elenco dei veterinari Libero
Professionisti incaricati;
·
La bozza di convenzione per
l’esecuzione degli interventi;
·
La previsione globale di spesa;
·
Il rendiconto degli interventi eseguiti
gli anni precedenti per il controllo delle
colonie
feline
Le
Aziende Sanitarie Locali sono incaricate dell’istruttoria dei
progetti presentati dai
Comuni,
in ordine alla quale, oltre alla verifica della completezza della
documentazione da
ciascuno
presentata, debbono valutare le priorità sanitarie sulla base delle
quali individuare
gli
interventi ritenuti più appropriati per accedere al contributo di
parte regionale, tenuto
anche
conto della presenza sul territorio di Associazioni di volontariato
per la protezione
degli
animali la cui partecipazione al progetto sia giudicata utile non
mancando di verificare
anche
la conclusione di analoghi progetti precedentemente avviati.
ALLEGATI
1.
Linee guida ed indicazioni operative per interventi sulla popolazione
felina
2.
Modello di convenzione per l’affido della colonia felina presso una
associazione
zoofila
3.
Modello di identificazione del personale “Volontario Responsabile
di Colonia Felina”
4.
Tesserino identificativo
5.
Scheda di censimento della colonia felina
6.
Protocollo inerente i criteri per il convenzionamento tra Comuni e
Veterinari Libero-
Professionisti
per l’attuazione di un programma di contenimento delle colonie
feline
7.
Modello di convenzione tra Comuni e Veterinari Libero-Professionisti
per l’attuazione
di
un programma di contenimento delle colonie feline
8.
Cartello informativo “Avviso alla Cittadinanza” da affiggere nei
pressi della colonia
dopo
aver completato con nome e logo del comune, nome e logo
dell’associazione,
indirizzo
identificativo della colonia felina 9. scheda di accompagnamento per
la sterilizzazione di un gatto
Sede
legale: Viale Giolitti,2
15033
Casale Monferrato (AL)
Partita
IVA/Codice Fiscale n. 02190140067
Servizio:
Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria
SPORTELLO
REGIONALE PER GLI ANIMALI
DA AFFEZIONE
tel.0131-306931
fax 0131-266428
e
mail: presmultvet@aslal.it
www.regione.
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