RESPONSABILE DI UN CANILE PICCHIA A SANGUE E PRATICA EUTANASIA IN MODO INDISCRIMINATO
giovedì, 3 marzo 2016
Una vicenda iniziata nel lontano 2010 e che si è perpetrata per cinque lunghi anni ai danni di poveri cani ospitati nel rifugio Hesperia Animal Shelter. I volontari di un canile hanno poi trovato il coraggio di denunciare quanto stava accadendo dentro le mura del rifugio dove il responsabile, una donna di nome Cheryl Lewismaltrattava i cani, trascinandoli col guinzaglio per i corridoi, strozzandoli con il collare, picchiandoli a sangue oppure fino ad applicare l’eutanasia ad alcuni esemplari che pur essendo giovani e adottabili, l’avevano infastidita, combinando piccoli pasticci.
Una donna definita “senza compassione” dai volontari e operatori ai quali era vietato scattare delle fotografie o girare dei filmati per documentare quanto accaduto.
Un dipendente ha poi avuto il coraggio di denunciare i soprusi, diffondendo una fotografia di un cane immerso in un bagno di sangue nel 2013 e poi inizio 2015, con un video diffuso sui social, facendo scoppiare il caso mediatico a febbraio dello scorso anno, per cui le istituzioni, per evitare lo scandalo, sono state obbligate a mandare la donna in pensione anticipata.
Come riportano alcuni media locali, un avvocato animalista e volontario, Kelly Reedy, ha deciso d’impugnare il caso, in quanto la donna non è stata perseguita per maltrattamento e uccisione di animali. Secondo quanto ha denunciato Reedy, il comune avrebbe risposto di essere più interessato a chi ha girato illegalmente il video, diffuso poi sui social tramite la pagina Victor Valley Pets con il quale è stata poi incriminata la responsabile del canile, violando la privacy e la sicurezza del rifugio.
A distanza di un anno, per rendere giustizia a quei poveri cani vittime di soprusi di chi doveva difenderli, è stata lanciata una petizione su Change.org per perseguire la Lewis e farla condannare per maltrattamento e uccisione di animali.
“La Lewis si è ritirata e potrà godere di tutti i benefici della pensione”, viene scritto nella petizione che vuole ricordare che “quella donna è stata vista trascinare in modo crudele un cane e non è stata né licenziata né accusata di niente”.
FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE E CONTRIBUISCI A FARE GIUSTIZIA Prosecute Cheryl Lewis for animal cruelty
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