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venerdì 25 marzo 2016

modena manifestazione scie chimiche



A Modena protesta il popolo "ambientalista" contro le scie chimiche



"Riprendiamoci il cielo, basta scie chimiche" oppure "La vita è più forte degli aerei della morte". Sono alcuni degli slogan che l'associazione "Riprendiamoci il pianeta - Movimento di resistenza umana" ha organizzato a Modena. Un corteo con qualche centinaio di manifestanti che ha attraversato le vie cittadine. Una protesta contro "le irrorazioni chimiche" che gli aerei scaricherebbero nei nostri cieli. Sostanze "pericolose", anche se i media "dicono il contrario". Ci vogliono avvelenare”, ha spiega Monia Benini, a un giornalista del Fatto Quotidiano. La spiegazione del fenomeno celeste, secondo le persone scese in strada, è semplice: “In natura non esistono le velature spontanee, è un fenomeno meteorologico inesistente. In realtà le velature sono effettuate da aerei cisterna americani che rilasciano sostanze nell’atmosfera. Ci devono spiegare che cosa sta succedendo sopra le nostre teste”, dice ancora Massimiliano Bonavogliadi Bergamo, uno di quelli che prende la parola alla fine del corteo. “Noi respiriamo queste irrorazioni che operano una trasmutazione genetica del terreno”. A seguire foto, video e altri dettagli della protesta.






Il lungo serpentone di persone ha attraversato tutta la via Emilia nel centro della città, distribuendo ai cittadini a spasso per le compere natalizie un volantino con sopra spiegate le proprie ragioni. “Sono stati reperiti i documenti ufficiali degli accordi tra i vari paesi, compresa l’Italia – si legge nel foglietto che spiega l'iniziativa – per effettuare esperimenti di modificazione climatica. Lo stesso generale Fabio Mini, in servizio alla Nato per decenni, parla della possibilità di guerra ambientale in atto”. Insomma nonostante a loro teoria non riscuota molto successo in campo scientifico, gli attivisti anti-scie portano testimonianze di studiosi isolati e persino, come nel caso sopracitato, di ufficiali “pentiti”. 

 

Nessuno tra i partecipanti alla manifestazione vuole parlare con la stampa accusata di essere collusa con i poteri forti. Oltre alla stampa l’altro nemico è la classe politica, tutta la classe politica. Le critiche sono soprattutto per il neo-segretario del Partito democratico, Matteo Renzi: “Nei giorni scorsi, appena eletto, aveva detto di voler riservare un Tso se qualcuno del suo partito fosse andato in giro a sostenere la tesi delle scie chimiche. Vogliono farci fare il Tso perché siamo pazzi. Ma siamo pazzi perché guardiamo il cielo”, dice Massimo Rodolfi uno dei leader dei giovani ribelli.

 

Dietro tutto questo ci sarebbe, secondo i manifestanti, una volontà precisa di poteri forti, governi, banche, multinazionali. Un ordine mondiale che sarebbe tenuto in scacco da realtà che vanno dall’Onu alla Nato. Il vecchio tarlo del nuovo ordine mondiale. Colpevole però per i manifestanti sarebbe anche un ente molto più piccolo: l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, colpevole di coprire i dati sull’inquinamento. Tra i principali accusati poi c’è il governo Berlusconi: per il famigerato accordo Italia-Usa sulla modificazione del clima  firmato nel 2003. Intanto scende la sera e la piazza si vuota, ma c'è ancora spazio per l'ultimo allarme: se nessuno farà niente moriremo tutti. Basta saperlo.

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