Principali
cause di morte nel mondo occidentaleA
cura di Marcello Pamio, tratto dalla dispensa "Le
malattie inventate",
di prossima pubblicazione
Principali
cause di morte in AmericaNegli
Stati Uniti d’America, la prima causa di morte sono le malattie
cardiovascolari, la seconda i tumori e la terza sono gli errori dei
medici (si prescrivono farmaci tossici, si sbagliano le diagnosi e le
operazioni).
Secondo il prestigioso Journal of the American Medical Association (JAMA, nr. 284 del 26 luglio 2000), il giornale ufficiale del potentissimo sindacato dei medici americani: «gli interventi chirurgici non necessari, gli errori medici, gli effetti collaterali dei farmaci, ecc. causano lo stesso numero di morti delle cardiopatie e dei tumori. Più di 250.000 persone muoiono ogni anno per l’operato dei medici. Parliamo solo di morti, senza contare le menomazioni permanenti, le lesioni o le patologie più gravi che insorgono per effetto di farmaci o interventi di chirurgia. Il numero di persone che sviluppano disabilità, disturbi seri e cronici o malattie correlate a farmaci e interventi chirurgici potrebbe superare i 3 milioni all’anno»[1]
Ecco le classifica delle prime tre cause di morte negli States, con i rispettivi dati:
Secondo il prestigioso Journal of the American Medical Association (JAMA, nr. 284 del 26 luglio 2000), il giornale ufficiale del potentissimo sindacato dei medici americani: «gli interventi chirurgici non necessari, gli errori medici, gli effetti collaterali dei farmaci, ecc. causano lo stesso numero di morti delle cardiopatie e dei tumori. Più di 250.000 persone muoiono ogni anno per l’operato dei medici. Parliamo solo di morti, senza contare le menomazioni permanenti, le lesioni o le patologie più gravi che insorgono per effetto di farmaci o interventi di chirurgia. Il numero di persone che sviluppano disabilità, disturbi seri e cronici o malattie correlate a farmaci e interventi chirurgici potrebbe superare i 3 milioni all’anno»[1]
Ecco le classifica delle prime tre cause di morte negli States, con i rispettivi dati:
1)
Malattie cardiovascolari: 869.724[2] morti (anno
2004)
2) Tumori: 559.000[3] morti (anno 2007)
3) Medici: 250.000[4] morti (anno 2000)
2) Tumori: 559.000[3] morti (anno 2007)
3) Medici: 250.000[4] morti (anno 2000)
Principali
cause di morte in Italia In
Italia la situazione è pressoché uguale, se non peggiore, come
vedremo.
Le malattie cardiovascolari uccidono nel nostro paese circa 242.000 persone, di cui 73.000 provocati solamente dall’infarto.[5]
Sono 1.500.000 i malati già affetti da cardiopatia ischemica[6] e oltre 1.150.000 i ricoveri annuali sempre per queste patologie.[7]
Il tumore, dati Istat, uccide ogni anno oltre 162.000 persone.
Secondo Assinform (editore di riviste specializzate nel settore del rischio nel campo sanitario), ogni anno muoiono a causa di errori dei medici circa 50.000 persone.
Oltre 130 persone al giorno muoiono per un qualche errore.
Quindi le prime tre cause di morte, anche da noi sono:
Le malattie cardiovascolari uccidono nel nostro paese circa 242.000 persone, di cui 73.000 provocati solamente dall’infarto.[5]
Sono 1.500.000 i malati già affetti da cardiopatia ischemica[6] e oltre 1.150.000 i ricoveri annuali sempre per queste patologie.[7]
Il tumore, dati Istat, uccide ogni anno oltre 162.000 persone.
Secondo Assinform (editore di riviste specializzate nel settore del rischio nel campo sanitario), ogni anno muoiono a causa di errori dei medici circa 50.000 persone.
Oltre 130 persone al giorno muoiono per un qualche errore.
Quindi le prime tre cause di morte, anche da noi sono:
1) Malattie
cardiovascolari: 242.000 morti (anno
2007)
2) Tumori: 162.000 morti (anno 2005)
3) Medici: 50.000 morti (anno 2004)
2) Tumori: 162.000 morti (anno 2005)
3) Medici: 50.000 morti (anno 2004)
La
popolazione americana è di circa 300 milioni di persone, mentre
quella italiana raggiunge a mala pena i 60 milioni. Il che significa
che l’America ha 6 volte il numero degli abitanti italiani.
Ma le prime tre cause di morte da noi non sono un sesto di quelle d’oltreoceano.
Ma le prime tre cause di morte da noi non sono un sesto di quelle d’oltreoceano.
Mi spiego
meglio.
Se su 300 milioni di abitanti, ogni anno in America ne muoiono 870.000 per malattie cardiovascolari, si dovrebbe ipotizzare che da noi, con un sesto della loro popolazione, i morti siano appunto un sesto (870.000 : 6 = 145.000). Invece non è così, perché da noi ogni anno ne muoiono oltre 240.000. Come mai questa differenza?
Lo stesso per i tumori. In America ogni anno 559.000 persone non ce la fanno a superare le terapie chimiche debilitanti (chemio e radio); da noi invece di essere sei volte di meno rispetto i loro dati (559.000 : 6 = 93.000), sono oltre 160.000.
Idem per la cause iatrogene. Nel nuovo continente, ogni anno gli errori dei medici provocano la morte di 250.000 persone; da noi invece di essere sei volte di meno (250.000 : 6 = 41.600) sono 50.000.
Se su 300 milioni di abitanti, ogni anno in America ne muoiono 870.000 per malattie cardiovascolari, si dovrebbe ipotizzare che da noi, con un sesto della loro popolazione, i morti siano appunto un sesto (870.000 : 6 = 145.000). Invece non è così, perché da noi ogni anno ne muoiono oltre 240.000. Come mai questa differenza?
Lo stesso per i tumori. In America ogni anno 559.000 persone non ce la fanno a superare le terapie chimiche debilitanti (chemio e radio); da noi invece di essere sei volte di meno rispetto i loro dati (559.000 : 6 = 93.000), sono oltre 160.000.
Idem per la cause iatrogene. Nel nuovo continente, ogni anno gli errori dei medici provocano la morte di 250.000 persone; da noi invece di essere sei volte di meno (250.000 : 6 = 41.600) sono 50.000.
Per tanto
prima di giudicare la sanità statunitense, sarebbe meglio guardarsi
in casa propria. La nostra sanità, a parità di popolazione, è
peggiore di quella americana e provoca più morti ogni anno.
Con questo non si vuole assolutamente attaccare e/o criticare la classe medica, ma sottolineare semplicemente che anche i medici, dall’alto della loro sapienza e conoscenza, possono sbagliare. E sbagliano!
Anche i medici sono esseri umani, e in quanto tali, sono perfettibili.
Ultima ma importante avvertenza: tutti i farmaci sono sostanze chimiche di sintesi - cioè fatte in laboratorio di derivazione petrolifera - tra le più pericolose in commercio.
Il loro uso inappropriato provocherà conseguenze inaspettate.
Un esempio per tutti gli antibiotici. Questi farmaci non servono a nulla contro i virus, eppure vengono prescritti da medici e assunti da pazienti per infezioni virali, per esempio.
Gli antibiotici lo dice il nome stesso (“anti-bios” = contro la vita), distruggono i microrganismi patogeni (batteri, microbi, ecc.) ma anche quelli sani e importanti alla vita, come la flora batterica intestinale. Una flora intestinale distrutta, non riuscirà a tenere sotto controllo la crescita di altri microrganismi pericolosi, permetterà per esempio alla Candida di proliferare indisturbata nell’intestino e successivamente in tutto il corpo.
Oggi la Candida rappresenta un grosso problema sanitario, poco considerato anche dai medici, la cui diffusione dipende da un organismo acidificato e pregno di farmaci.
Di tutti i farmaci è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo (il bugiardino) dall’inizio alla fine, per prendere coscienza degli effetti indesiderati, degli effetti secondari e collaterali. Leggerlo prima di prendere qualsiasi farmaco, e non dopo.
Con questo non si vuole assolutamente attaccare e/o criticare la classe medica, ma sottolineare semplicemente che anche i medici, dall’alto della loro sapienza e conoscenza, possono sbagliare. E sbagliano!
Anche i medici sono esseri umani, e in quanto tali, sono perfettibili.
Ultima ma importante avvertenza: tutti i farmaci sono sostanze chimiche di sintesi - cioè fatte in laboratorio di derivazione petrolifera - tra le più pericolose in commercio.
Il loro uso inappropriato provocherà conseguenze inaspettate.
Un esempio per tutti gli antibiotici. Questi farmaci non servono a nulla contro i virus, eppure vengono prescritti da medici e assunti da pazienti per infezioni virali, per esempio.
Gli antibiotici lo dice il nome stesso (“anti-bios” = contro la vita), distruggono i microrganismi patogeni (batteri, microbi, ecc.) ma anche quelli sani e importanti alla vita, come la flora batterica intestinale. Una flora intestinale distrutta, non riuscirà a tenere sotto controllo la crescita di altri microrganismi pericolosi, permetterà per esempio alla Candida di proliferare indisturbata nell’intestino e successivamente in tutto il corpo.
Oggi la Candida rappresenta un grosso problema sanitario, poco considerato anche dai medici, la cui diffusione dipende da un organismo acidificato e pregno di farmaci.
Di tutti i farmaci è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo (il bugiardino) dall’inizio alla fine, per prendere coscienza degli effetti indesiderati, degli effetti secondari e collaterali. Leggerlo prima di prendere qualsiasi farmaco, e non dopo.
[1] “Vogliono
farvi ammalare”,
Kevin Trudeau, ed. Momdadori [2] American
Heart Association, “Cardiovascular
disease”, www.americanheart.org/presenter.jhtml?identifier=4478
[3] American Cancer Society, anno 2007, www.cancer.org[4] JAMA, 26 luglio 2000
[5] “Il Corriere della Sera”, 23 agosto 2008 [6] Tratto dal sito www.medinews.it [7] “Infarti, duecentomila morti all’anno”, Il Corriere della Sera del 25 aprile 2001
[3] American Cancer Society, anno 2007, www.cancer.org[4] JAMA, 26 luglio 2000
[5] “Il Corriere della Sera”, 23 agosto 2008 [6] Tratto dal sito www.medinews.it [7] “Infarti, duecentomila morti all’anno”, Il Corriere della Sera del 25 aprile 2001
Malattie
cardiovascolari A
cura di Marcello Pamio, tratto dalla dispensa "Le
malattie inventate",
di prossima pubblicazione
Le malattie
cardiovascolari sono imputate di essere la causa numero uno di morte
nel mondo occidentale. Come vedremo però non sono la “causa” ma
il “sintomo” di un profondo disagio interiore.
Per tutte le patologie correlate (infarto, ipertensione, trombosi, aneurisma, ictus, ecc.) vale quanto è stato detto nei due capitoli precedenti sul colesterolo e l’osteoporosi.
Per tutte le patologie correlate (infarto, ipertensione, trombosi, aneurisma, ictus, ecc.) vale quanto è stato detto nei due capitoli precedenti sul colesterolo e l’osteoporosi.
Il
cuore Il
cuore è un organo potentissimo, forse il più potente del corpo
umano, la cui durata è stupefacente. Il lavoro di cui è capace nel
corso della vita è meraviglioso: i battiti cardiaci annuali sono di
circa 40.000.000, e in una vita media di 80 anni esso si contrae
qualcosa come 3.2 miliardi di volte. Ininterrottamente!
E’ l’organo centrale dell’apparato circolatorio: attraverso il sistema venoso gli arriva il sangue, e attraverso il sistema arterioso lo invia alla periferia, a tutti gli organi.
Si può evincere da questo, l’estrema importanza della qualità del sangue.
Il cuore, come ogni altro organo, non può essere separato dall’individuo: è una parte integrante dell’intero organismo e la sua malattia non è che una parte della malattia dell’individuo. La medicina ufficiale invece, separa e smembra l’essere umano in cellule e organi. Si sofferma sul sintomo e non sull’origine del problema.
Per questo in un sofferente di cuore non si deve tener conto solo delle emozioni ma anche di tutte le altre abitudini mentali e soprattutto fisiche (alimentazione, tossiemia, ecc.).
E’ l’organo centrale dell’apparato circolatorio: attraverso il sistema venoso gli arriva il sangue, e attraverso il sistema arterioso lo invia alla periferia, a tutti gli organi.
Si può evincere da questo, l’estrema importanza della qualità del sangue.
Il cuore, come ogni altro organo, non può essere separato dall’individuo: è una parte integrante dell’intero organismo e la sua malattia non è che una parte della malattia dell’individuo. La medicina ufficiale invece, separa e smembra l’essere umano in cellule e organi. Si sofferma sul sintomo e non sull’origine del problema.
Per questo in un sofferente di cuore non si deve tener conto solo delle emozioni ma anche di tutte le altre abitudini mentali e soprattutto fisiche (alimentazione, tossiemia, ecc.).
Energia
nervosa Più
è attivo il corpo, più intese sono le emozioni che si vivono,
maggiori sono le irritazioni locali e generali e più duramente il
cuore lavora.
L’energia nervosa, che rappresenta il potere funzionante, può essere sprecata da un’alimentazione errata per lungo tempo, da una sovralimentazione caratteristica della società industrializzata, preoccupazioni, ecc.
L’energia nervosa, che rappresenta il potere funzionante, può essere sprecata da un’alimentazione errata per lungo tempo, da una sovralimentazione caratteristica della società industrializzata, preoccupazioni, ecc.
Tossiemia Questa
situazione è probabilmente alla base di ogni malattia organica. La
malattia infatti si sviluppa in una qualsiasi parte del corpo dopo
che si è stabilito un indebolimento generale, indebolimento dovuto
ad uno stato di tossiemia generalizzato.
La tossiemia è un avvelenamento progressivo del sangue dovuto a tossine. Avviene quando si trattengono scarti fisiologici (metaboliti) che non vengono correttamente eliminati ed espulsi dall’organismo.
Prima però della manifestazione patologica esiste da tempo una tossiemia, e più a lungo viene permesso di persistere a questa condizione e maggiore è il deterioramento dei vari organi, come per esempio il cuore.
La tossiemia è un avvelenamento progressivo del sangue dovuto a tossine. Avviene quando si trattengono scarti fisiologici (metaboliti) che non vengono correttamente eliminati ed espulsi dall’organismo.
Prima però della manifestazione patologica esiste da tempo una tossiemia, e più a lungo viene permesso di persistere a questa condizione e maggiore è il deterioramento dei vari organi, come per esempio il cuore.
Le tossine
onnipresenti (nei cibi) e autogenerate (emozioni negative) sono, in
un corpo sano (sotto tutti i punti di vista), prodotte e
immediatamente eliminate. Quando invece il corpo non è sano a causa
dello stile di vita (alimentazione, mondo dei sentimenti ed emozioni,
ecc.), queste tossine non fuoriescono predisponendo il terreno alla
malattia (acidificazione).
Tutte le medicine, come è stato detto precedentemente, sono sostanze tossiche pericolose per l’uomo: producono una tossiemia tra le più difficili da eliminare.
Sostanze chimiche contenute nei farmaci possono “alloggiare” per decenni all’interno degli organi.
Dopo le medicine e le tossine, il nemico più grande del malato di cuore, è la paura.
Le emozioni negative, come paura, collera, rabbia, preoccupazione, ansietà, ecc. sprecano energia nervosa, producendo debolezza. Ecco la causa remota della malattia.
Questa debolezza si trasforma in tossiemia, e successivamente in malattia vera e propria.
Tutte le medicine, come è stato detto precedentemente, sono sostanze tossiche pericolose per l’uomo: producono una tossiemia tra le più difficili da eliminare.
Sostanze chimiche contenute nei farmaci possono “alloggiare” per decenni all’interno degli organi.
Dopo le medicine e le tossine, il nemico più grande del malato di cuore, è la paura.
Le emozioni negative, come paura, collera, rabbia, preoccupazione, ansietà, ecc. sprecano energia nervosa, producendo debolezza. Ecco la causa remota della malattia.
Questa debolezza si trasforma in tossiemia, e successivamente in malattia vera e propria.
«Dato
che le emozioni, a lungo andare, interferiscono con le normali
funzioni del cuore il loro ripetersi può rendere il cuore
vulnerabile portandolo ad essere l’organo stressato. Ma le emozioni
interferiscono anche con la digestione, i movimenti intestinali, le
funzioni pancreatiche, le funzioni surrenali e di altre ghiandole
prive di canali, col respirare, ecc.»[1]
Un'altra causa comune di avvelenamento è la decomposizione gastro-intestinale.
Sovralimentazione, alimentazione scorretta, combinazioni sbagliate, ecc. contribuiscono a creare indigestione con fermentazioni e putrefazioni. Questa situazione acidifica il sangue e aumenta l’infiammazione, predisponendo alla malattia.
Un'altra causa comune di avvelenamento è la decomposizione gastro-intestinale.
Sovralimentazione, alimentazione scorretta, combinazioni sbagliate, ecc. contribuiscono a creare indigestione con fermentazioni e putrefazioni. Questa situazione acidifica il sangue e aumenta l’infiammazione, predisponendo alla malattia.
Ipertensione La
pressione sanguigna è data dalla resistenza offerta al sangue che
fluisce lungo le arterie, o per meglio dire, è la pressione prodotta
sulle arterie dal flusso del sangue che è costretto a passare
attraverso le arterie stesse.
«Se le arterie di una persona non sono indurite, se tutti gli organi vitali sono sani e se la sua tossiemia e il sistema nervoso sono normali, la pressione sanguigna di un uomo non dovrebbe aumentare con gli anni».[2] A differenza di quello che ci viene detto dalla medicina, secondo la quale, la pressione aumenta con l’età.
«Se le arterie di una persona non sono indurite, se tutti gli organi vitali sono sani e se la sua tossiemia e il sistema nervoso sono normali, la pressione sanguigna di un uomo non dovrebbe aumentare con gli anni».[2] A differenza di quello che ci viene detto dalla medicina, secondo la quale, la pressione aumenta con l’età.
Alla base
della pressione alta (ipertensione) c’è sempre una irritazione
nervosa che la precede. L’irritazione causa indurimento
arterioso.
L’alta pressione causa una contrazione dei vasi sanguigni.
L’alta pressione causa una contrazione dei vasi sanguigni.
La pressione
del sangue viene abbassata dal riposo e dalla distensione.
Quello che è importante comprendere è che la pressione alta, come il colesterolo alto e l’osteoporosi, non sono sinonimi di malattia, ma bensì di condizioni diverse all’interno del corpo. Quindi non è la pressione la responsabile ma le condizioni interne.
Con lo stile di vita moderno, le arterie si induriscono con l’avanzare dell’età (situazione però non naturale), con la formazione di placche (causate da tossiemia generalizzata, infiammazione arteriosa, microlesioni dovute al cloro dell’acqua potabile, ai grassi idrogenati e ai latticini omogeneizzati) e perdono la loro elasticità, quindi offrono una più grande resistenza al fluire del sangue, causando l’aumento della pressione.
Quello che è importante comprendere è che la pressione alta, come il colesterolo alto e l’osteoporosi, non sono sinonimi di malattia, ma bensì di condizioni diverse all’interno del corpo. Quindi non è la pressione la responsabile ma le condizioni interne.
Con lo stile di vita moderno, le arterie si induriscono con l’avanzare dell’età (situazione però non naturale), con la formazione di placche (causate da tossiemia generalizzata, infiammazione arteriosa, microlesioni dovute al cloro dell’acqua potabile, ai grassi idrogenati e ai latticini omogeneizzati) e perdono la loro elasticità, quindi offrono una più grande resistenza al fluire del sangue, causando l’aumento della pressione.
Si
induriscono a tal punto da favorire una probabile rottura, che
avviene spesso e volentieri nel cervello (ictus), dove le arterie
mancano di un rivestimento muscolare.
Queste infiammazioni prolungate nel tempo, come detto nel capitolo sul colesterolo, fanno sì che il colesterolo LDL si attacchi alle membrane arteriose, innescando un circolo vizioso deleterio, dove però il colesterolo non è il problema!
Più colesterolo, fibrine, calcio, ecc. si “appiccicano” alle pareti, minore sarà il diametro libero delle arterie e quindi maggiore la pressione del sangue e lo sforzo del cuore per pomparlo. Le arterie, piene di placche ateromatose, diventano sempre più rigide e dure che si possono ulcerare e/o rompere con facilità.
Se le arterie non sono in una condizione di infiammazione, se non presentano lesioni, il colesterolo LDL non si attacca e scorre via nella corrente sanguigna.
Queste infiammazioni prolungate nel tempo, come detto nel capitolo sul colesterolo, fanno sì che il colesterolo LDL si attacchi alle membrane arteriose, innescando un circolo vizioso deleterio, dove però il colesterolo non è il problema!
Più colesterolo, fibrine, calcio, ecc. si “appiccicano” alle pareti, minore sarà il diametro libero delle arterie e quindi maggiore la pressione del sangue e lo sforzo del cuore per pomparlo. Le arterie, piene di placche ateromatose, diventano sempre più rigide e dure che si possono ulcerare e/o rompere con facilità.
Se le arterie non sono in una condizione di infiammazione, se non presentano lesioni, il colesterolo LDL non si attacca e scorre via nella corrente sanguigna.
Le
tensioni nervose danno origine ad un aumento della pressione in
quanto causano una pressione sulle arterie e su tutto il sistema
arterioso.
Anche le tensioni emozionali (paura, rabbia, collera, frustrazioni, ecc.) come pure gli eccitamenti esagerati, fanno elevare la pressione.
Ricapitolando, l’ipertensione è ritenuta erroneamente una delle cause di malattia cardiaca, ma non è così. L’ipertensione è una sorgente di continuo lavoro extra per un cuore già irritato e stanco.
«Niente può essere superato tanto facilmente e permanentemente quanto la pressione alta. Può essere ridimensionata educando gli uomini e le donne, a rinunciare alle loro abitudini indebolenti»[3]
Anche le tensioni emozionali (paura, rabbia, collera, frustrazioni, ecc.) come pure gli eccitamenti esagerati, fanno elevare la pressione.
Ricapitolando, l’ipertensione è ritenuta erroneamente una delle cause di malattia cardiaca, ma non è così. L’ipertensione è una sorgente di continuo lavoro extra per un cuore già irritato e stanco.
«Niente può essere superato tanto facilmente e permanentemente quanto la pressione alta. Può essere ridimensionata educando gli uomini e le donne, a rinunciare alle loro abitudini indebolenti»[3]
Le
emozioni Sono
le emozioni eccessive, l’uso spropositato di bevande eccitanti come
il caffè, il té, il tabacco, ecc., a provocare irritazioni del
cuore e delle arterie, portandolo gradualmente all’endocardite
(infiammazione delle membrane interne del cuore) e all’endoarterite
(infiammazione della membrana interna delle arterie).
Le emozioni non provocano direttamente la malattia, esse sprecano l’energia nervosa producendo debolezza. A lungo andare interferiscono con le normali funzioni del cuore rendendolo vulnerabile e soprattutto stressato.
Le emozioni non provocano direttamente la malattia, esse sprecano l’energia nervosa producendo debolezza. A lungo andare interferiscono con le normali funzioni del cuore rendendolo vulnerabile e soprattutto stressato.
Cosa
possiamo fare? Una
vita che si accordi pienamente con le legge naturale preserverà la
salute e non si svilupperà alcuna malattia.
Il fumo, la sovralimentazione, le occupazioni sedentarie, l’obesità, la ghiottoneria, l’aria viziata, le combinazioni alimentari scorrette, la carenza di riposo, l’acidificazione del terreno biologico, l’eccesso di proteine animali, di zuccheri di sintesi, di amidi raffinati, sono tutte condizioni che alla lunga causeranno un crollo del sistema, che i medici leggeranno poi come “attacco cardiaco”.
Anche i farmaci «essendo veleni, non fanno altro che danneggiare il tessuto cardiaco»[4]
Le regole qui sotto elencate - da prendere con le dovute cautele - sono assolutamente valide per ripristinare un qualsiasi stato di salute: sono alla base di un sana igiene naturale.
Il fumo, la sovralimentazione, le occupazioni sedentarie, l’obesità, la ghiottoneria, l’aria viziata, le combinazioni alimentari scorrette, la carenza di riposo, l’acidificazione del terreno biologico, l’eccesso di proteine animali, di zuccheri di sintesi, di amidi raffinati, sono tutte condizioni che alla lunga causeranno un crollo del sistema, che i medici leggeranno poi come “attacco cardiaco”.
Anche i farmaci «essendo veleni, non fanno altro che danneggiare il tessuto cardiaco»[4]
Le regole qui sotto elencate - da prendere con le dovute cautele - sono assolutamente valide per ripristinare un qualsiasi stato di salute: sono alla base di un sana igiene naturale.
Per
prima cosa è necessario bloccare la tossiemia dell’organismo:
- Eliminare
o ridurre drasticamente le proteine animali (latte, carne, formaggi,
pesce) che provocano acidificazione del terreno. Un terreno acido
sottrae minerali importanti (calcio, magnesio, sodio, fosforo) da
ossa (osteoporosi), denti (carie) e da altri organi;
- Eliminare
totalmente gli zuccheri bianchi e gli edulcoranti di sintesi come
l’aspartame, che inquinano pericolosamente l’organismo e
acidificano il terreno;
- Eliminare
le farine bianche (pane, pasta, biscotti, cracker, ecc.) perché
subiscono la raffinazione perdendo tutti i principi nutrizionali
(vitamine, minerali). Sono carboidrati (zuccheri) allo stato puro e
non rappresentano degli alimenti. Una volta ingeriti si trasformano
in colesterolo e grasso. Sostituirli con farine integrali biologiche.
Secondo:
disintossicare il corpo, mediante dei programma di pulizia:
- Pulizia
intestino crasso (idrocolonterapia, clisteri, ecc.)
- Pulizia
di fegato e reni (farsi consigliare dal proprio medico naturopata o
omeopata, oppure sentire l’erborista di fiducia);
-
Eliminazione della Candida (fungo). Sembrerà impossibile, ma ogni
qualvolta si usa un antibiotico si permette alla Candida di crescere
e svilupparsi a partire dall’intestino. Da qui, il fungo
attecchisce praticamente in ogni altro organo creando una situazione
precancerosa. Vi sono numerosi metodi naturali per debellare la
Candida.
- Un digiuno
corretto e supervisionato è fondamentale per disintossicare il
sistema e permettere al corpo di riparare i danni. I giorni da
preferire sono con luna piena e nuova. Bere frullati e/o centrifugati
di frutta e verdura biologica.
Terzo:
ristabilire l’equilibrio interno:
- Aumentando
il riposo;
- Vivendo al
meglio tutte le emozioni, anche le più semplici;
- Eliminando
ogni fonte di inquinamento elettromagnetico nella zona notte.
Spostare dalla camera da letto il cellulare, la radiosveglia,
l’impianto stereo, il computer e il cordless. Riposare senza
interferenze elettromagnetiche esterne, permette al corpo di
rigenerarsi e di autoguarirsi.
- Bere almeno
8-10 bicchieri di acqua pura, depurata con filtri ad osmosi, oppure
di fonte. L’acqua è fondamentale per la vita, ed è il veicolo
primario per l’espulsione delle tossine dal corpo. Ricordiamo che
l’uomo è in una condizione perenne di disidratazione.
- Mangiare
ogni giorno frutta e verdura di stagione prodotte da coltivazione
biologica e/o biodinamica. Soprattutto abbondare di verdure a foglie
verdi, le uniche in grado di apportare i nutrienti base (protidi,
lipidi, gludici) della vita, grazie alla fotosintesi clorofilliana.
[1] “Cosa
può essere fatto per la malattia cardiaca?”,
Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno
1998
[2] “La pressione del sangue”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1989
[3] “Cosa può essere fatto per la malattia cardiaca?”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1998
[4] “Alcune osservazioni sugli attacchi di cuore” Dottor John J. Mega, “Scienza e Salute”, giugno 1998
[2] “La pressione del sangue”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1989
[3] “Cosa può essere fatto per la malattia cardiaca?”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1998
[4] “Alcune osservazioni sugli attacchi di cuore” Dottor John J. Mega, “Scienza e Salute”, giugno 1998
Nessun commento:
Posta un commento