L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. Il sintomo di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale fino alla demenza e Alzheimer
Metalli
tossici e Alluminio negli alimenti: gli effetti
sulla nostra salute
Negli ultimi trenta anni si è visto un aumento costante
di alluminio presente nella nostra dieta ed anche
nell’ambiente. Molti cibi
spazzatura, caramelle colorate, agenti
lievitanti, aspirina tamponata contengono additivi a base di
alluminio. E’ un comune additivo alimentare e si trova in
alimenti come il formaggio fuso, sale da cucina, sottaceti, farina
bianca, preparati per pasta, miscele di torte, panna non casearia,
vaniglia in polvere e alcuni ciambelle e cialde ed alcuni tipi di
latte per neonati.L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto.
L’alluminio è un veleno protoplasmatico e una neurotossina perniciosa e persistente. Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. È in condizioni normali molto meno tossico del mercurio, arsenico, piombo o cadmio, ma è molto più comune nel nostro ambiente, e sembra anche essere più persistente rispetto alla maggior parte degli altri veleni metallici.
Il pericolo è quello che si manifesta solo nei periodi di tempo lunghi. È quindi prudente evitarne il consumo. Evitarlo è attualmente il miglior modo per proteggerci dai gravi danni a lungo termine che possono derivare dalla ingestione. Le donne in gravidanza e in allattamento, i giovani e gli anziani sono a rischio.
Il modo più efficace per preservare la nostra acutezza mentale negli anni sembra essere quello di eliminare le fonti di alluminio dalla dieta.
Si possono adottare misure per minimizzarne gli effetti. La risposta più efficace è:
- Evitarlo
- Bloccarne la sua assunzione con integratori (calcio, magnesio, ferro)
- Mangiare alimenti che aiutano ad eliminarlo dal corpo umano. Frutta, verdura ed alcune alghe.
Materiali di consumo in alluminio contaminati sono
ormai molto comuni. Essere consapevoli delle fonti è il primo passo
per l’eliminazione. La rimozione di alluminio dalla nostra dieta
può essere abbastanza facile se viene assunto un approccio
graduale.
Il sintomo principale di avvelenamento da alluminio,
è la perdita della funzione intellettuale, smemoratezza, mancanza
di concentrazione, e in casi estremi, la demenza conclamata.
È anche noto per provocare rammollimento osseo e perdita di massa
ossea, danneggiamento del rene e altri danni ai tessuti molli, in
dosi elevate può causare arresto cardiaco.
Molti che hanno assunto una dieta a basso contenuto di
alluminio hanno segnalato una riduzione della irritabilità e di mal
di testa e significativi miglioramenti nella memoria e
capacità di concentrazione. I genitori hanno riportato
miglioramenti nei bambini affetti da problemi comportamentali.
Succo d’arancia in contenitori di alluminio trattato
non è consigliato; Judie Walton, un ricercatore
australiano ha scoperto che l’assorbimento da parte cervello
potrebbe aumentare di dieci volte data la presenza di acidi di
frutta. I composti di alluminio possono essere tossici come il
piombo in determinate condizioni.Le fibre nervose aggrovigliate nel cervello di persone affette dal morbo di Alzheimer contengono una quantità insolitamente elevate di alluminio.
L’ebollizione dell’acqua in pentole di alluminio produce tossine idro-ossidi, la pancetta fritta nella padella rilascia nitrati e la carne bollita cloruri.
Additivi da evitare
Questi sono solo alcuni degli additivi usati nei prodotti alimentari. Da evitare:
E173, E520, E521, E523 E541, E544, E545, E546, E554, E555 E556, E559.
Fonti originali: naturalnews.com
Reagisce
inoltre con gli alcoli e
con gli alogenuri
alchilici formando
composti metallo-organici. La maggior parte della letteratura è
concorde nel considerare l'alluminio non pericoloso per la salute
umana[10] in
quanto esso viene scarsamente assimilato nel tratto gastrointestinale
e viene espulso tramite la funzione renale. Si ritiene tuttavia che,
in caso di contatto prolungato, le polveri di alluminio abbiano
effetti negativi sui polmoni. Una bassa percentuale della popolazione
è allergica all'alluminio, e sperimenta dermatiti da
contatto, problemi digestivi e l'incapacità di assorbire le sostanze
nutritive se mangiano cibo cotto in pentole d'alluminio, vomito e
altri sintomi di avvelenamento qualora
vengano ingeriti farmaci contenenti antiacidi a
base di idrossidi di alluminio e magnesio come il Maalox® o
alcuniprodotti
contro la diarrea.
Nessun
sistema vivente utilizza l'alluminio per i processi biochimici,
ragione che sarebbe sufficiente per ritenerlo tossico se in senso
restrittivo si definisce tale tutto ciò che entra e non dà luogo a
reazioni nell'organismo. L'alluminio è tossico per il SNC (altamente
tossico anche a basso dosaggio, in caso di esposizione cronica se non
eliminato), come i metalli
pesanti nel
caso in cui l'organismo non sia in grado di espellerlo, ad esempio in
caso di gravi malattie renali. È meno velenoso ma molto più
persistente (e alla fine tossico in maniera paragonabile) dei più
noti mercurio, cadmio e piombo.
Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e nelle ossa. Alcune
ricerche cliniche sembrano dimostrare[11] una correlazione
statistica tra
assunzione cronica di alluminio e lo sviluppo di gravi malattie
neurodegenerative,
quali Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi
multipla, demenza.
Altri effetti di una intossicazione da alluminio possono essere:
perdita della memoria, indebolimento e tremore. Tuttavia la comunità
scientifica non ha riconosciuto del tutto la validità di questi
studi ed esistono numerose controversie[12] in
merito.
Le
principali cause di assunzione di alluminio sono l'uso indiscriminato
di farmaci antiacidi e antidiarroici a base di idrossido di
alluminio, stoviglie e pentole di alluminio nudo (in particolare se
vi si lasciano cibi acidi come il pomodoro dopo la cottura),
caffettiere in alluminio, cibi e bevande contenuti in
barattoli, lattine o fogli(come
la carta stagnola, o il Tetra
Pak per
bevande) che possono essere lentamente corrosi favorendo la
dissoluzione di alluminio negli alimenti, l'uso di deodoranti con
cloridrato di alluminio e di quelli "naturali" come
l'allume di rocca (esistono dubbi sulla possibilità di assorbimento
cutaneo, in base allo spessore della molecola e alla presenza di
microlesioni della cute, ovvero l'assenza di sostanze additive in
grado di chelare l'alluminio prevendone l'assorbimento). Il solfato e
il fosfato di alluminio sono un comune componente del lievito per uso
alimentare al fine di ritardare la lievitazione (quindi assente nel
lievito chimico in polvere ad azione rapida).
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