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sabato 11 giugno 2016

Alluminio e i danni sulla salute







L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. Il sintomo di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale fino alla demenza e Alzheimer



Metalli tossici e Alluminio negli alimenti: gli effetti sulla nostra salute
Negli ultimi trenta anni si è visto un aumento costante di alluminio presente nella nostra dieta ed anche nell’ambiente. Molti cibi spazzatura, caramelle colorate, agenti lievitanti, aspirina tamponata contengono additivi a base di alluminio. E’ un comune additivo alimentare e si trova in alimenti come il formaggio fuso, sale da cucina, sottaceti, farina bianca, preparati per pasta, miscele di torte, panna non casearia, vaniglia in polvere e alcuni ciambelle e cialde ed alcuni tipi di latte per neonati.
L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto.
L’alluminio è un veleno protoplasmatico e una neurotossina perniciosa e persistente. Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. È in condizioni normali molto meno tossico del mercurio, arsenico, piombo o cadmio, ma è molto più comune nel nostro ambiente, e sembra anche essere più persistente rispetto alla maggior parte degli altri veleni metallici.
Il pericolo è quello che si manifesta solo nei periodi di tempo lunghi. È quindi prudente evitarne il consumo. Evitarlo è attualmente il miglior modo per proteggerci dai gravi danni a lungo termine che possono derivare dalla ingestione. Le donne in gravidanza e in allattamento, i giovani e gli anziani sono a rischio.
Il modo più efficace per preservare la nostra acutezza mentale negli anni sembra essere quello di eliminare le fonti di alluminio dalla dieta.
Si possono adottare misure per minimizzarne gli effetti. La risposta più efficace è:
  • Evitarlo
  • Bloccarne la sua assunzione con integratori (calcio, magnesio, ferro)
  • Mangiare alimenti che aiutano ad eliminarlo dal corpo umano. Frutta, verdura ed alcune alghe.
Materiali di consumo in alluminio contaminati sono ormai molto comuni. Essere consapevoli delle fonti è il primo passo per l’eliminazione. La rimozione di alluminio dalla nostra dieta può essere abbastanza facile se viene assunto un approccio graduale.
Il sintomo principale di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale, smemoratezza, mancanza di concentrazione, e in casi estremi, la demenza conclamata. È anche noto per provocare rammollimento osseo e perdita di massa ossea, danneggiamento del rene e altri danni ai tessuti molli, in dosi elevate può causare arresto cardiaco.
Molti che hanno assunto una dieta a basso contenuto di alluminio hanno segnalato una riduzione della irritabilità e di mal di testa e significativi miglioramenti nella memoria e capacità di concentrazione. I genitori hanno riportato miglioramenti nei bambini affetti da problemi comportamentali.
Succo d’arancia in contenitori di alluminio trattato non è consigliato; Judie Walton, un ricercatore australiano ha scoperto che l’assorbimento da parte cervello potrebbe aumentare di dieci volte data la presenza di acidi di frutta. I composti di alluminio possono essere tossici come il piombo in determinate condizioni.
Le fibre nervose aggrovigliate nel cervello di persone affette dal morbo di Alzheimer contengono una quantità insolitamente elevate di alluminio.
L’ebollizione dell’acqua in pentole di alluminio produce tossine idro-ossidi, la pancetta fritta nella padella rilascia nitrati e la carne bollita cloruri.
Additivi da evitare
Questi sono solo alcuni degli additivi usati nei prodotti alimentari. Da evitare:
E173, E520, E521, E523 E541, E544, E545, E546, E554, E555 E556, E559.
Fonti originali: naturalnews.com 

Reagisce inoltre con gli alcoli e con gli alogenuri alchilici formando composti metallo-organici. La maggior parte della letteratura è concorde nel considerare l'alluminio non pericoloso per la salute umana[10] in quanto esso viene scarsamente assimilato nel tratto gastrointestinale e viene espulso tramite la funzione renale. Si ritiene tuttavia che, in caso di contatto prolungato, le polveri di alluminio abbiano effetti negativi sui polmoni. Una bassa percentuale della popolazione è allergica all'alluminio, e sperimenta dermatiti da contatto, problemi digestivi e l'incapacità di assorbire le sostanze nutritive se mangiano cibo cotto in pentole d'alluminio, vomito e altri sintomi di avvelenamento qualora vengano ingeriti farmaci contenenti antiacidi a base di idrossidi di alluminio e magnesio come il Maalox® o alcuniprodotti contro la diarrea.

Nessun sistema vivente utilizza l'alluminio per i processi biochimici, ragione che sarebbe sufficiente per ritenerlo tossico se in senso restrittivo si definisce tale tutto ciò che entra e non dà luogo a reazioni nell'organismo. L'alluminio è tossico per il SNC (altamente tossico anche a basso dosaggio, in caso di esposizione cronica se non eliminato), come i metalli pesanti nel caso in cui l'organismo non sia in grado di espellerlo, ad esempio in caso di gravi malattie renali. È meno velenoso ma molto più persistente (e alla fine tossico in maniera paragonabile) dei più noti mercuriocadmio e piombo. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e nelle ossa. Alcune ricerche cliniche sembrano dimostrare[11] una correlazione statistica tra assunzione cronica di alluminio e lo sviluppo di gravi malattie neurodegenerative, quali AlzheimerParkinsonSLAsclerosi multiplademenza. Altri effetti di una intossicazione da alluminio possono essere: perdita della memoria, indebolimento e tremore. Tuttavia la comunità scientifica non ha riconosciuto del tutto la validità di questi studi ed esistono numerose controversie[12] in merito.

Le principali cause di assunzione di alluminio sono l'uso indiscriminato di farmaci antiacidi e antidiarroici a base di idrossido di alluminio, stoviglie e pentole di alluminio nudo (in particolare se vi si lasciano cibi acidi come il pomodoro dopo la cottura), caffettiere in alluminio, cibi e bevande contenuti in barattoli, lattine o fogli(come la carta stagnola, o il Tetra Pak per bevande) che possono essere lentamente corrosi favorendo la dissoluzione di alluminio negli alimenti, l'uso di deodoranti con cloridrato di alluminio e di quelli "naturali" come l'allume di rocca (esistono dubbi sulla possibilità di assorbimento cutaneo, in base allo spessore della molecola e alla presenza di microlesioni della cute, ovvero l'assenza di sostanze additive in grado di chelare l'alluminio prevendone l'assorbimento). Il solfato e il fosfato di alluminio sono un comune componente del lievito per uso alimentare al fine di ritardare la lievitazione (quindi assente nel lievito chimico in polvere ad azione rapida).


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