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lunedì 4 settembre 2017

Inquinamento radioattivo

Inquinamento radioattivo

Trattasi di un livello anomalo di radioattività di origine antropica  nell’ambiente. La radioattività, o decadimento radioattivo, è l’insieme di processi fisico-atomici a mezzo dei quali alcuni nuclei atomici instabili (radionuclidi) o radioattivi decadono (trasmutano) in una specie atomica a contenuto energetico inferiore in accordo con la legge di conservazione della massa e dell’energia energia e raggiungendo così uno stato di maggiore stabilità.
Tale trasmutazione avviene in vari modi: per emissione di protoni e neutroni dal nucleo e per la cattura elettronica. Ogni tipo di decadimento emette in genere dei raggi. I raggi alfa e beta sono composti di particelle con carica elettrica, perciò interagiscono quasi immediatamente con la materia circostante venendo immediatamente assorbiti, i raggi gamma e i neutroni invece, elettricamente neutri, vengono assorbiti solo per urto diretto contro un atomo o un nucleo atomico pertanto possono propagarsi per lunghe distanze.

Nessun elemento è stabile e tutti decadono. L’uomo è stato da sempre esposto a questo insieme di radiazioni definita “radiazione naturale di fondo” che varia al variare della caratteristica geologica del terreno, latitudine e longitudine ed è costituita dalla radiazione cosmica (galattica e solare), dalla radiazione atmosferica e dalla radiazione tellurica. Il nostro organismo, che peraltro emette anch’esso radiazioni, è indifferente a questi bassi tassi di radiazione naturale.
In alcune zone  della crosta terrestre ad alta concentrazione di radionuclidi primordiali o più comunemente conosciute come “progenitori di famiglie radioattive naturali”, pur trattandosi comunque di radioattività neturale, l’intensità può essere talmente elevata da risultare nociva per l’uomo.
L’inquinamento radioattivo viene classificato, a seconda delle cause che lo hanno generato, in:

  • inquinamento industriale: gli impianti nucleari sono autorizzati a rigettare nell’ambiente materie radioattive in quantità stabilita dalle autorità competenti. Questo tipo di inquinamento è causato dagli scarti dell’industria estrattiva dell’uranio, dalle scorie radioattive sottoprodotto delle centrali nucleari e dai reattori nucleari in dismissione. L’attività di tali prodotti inquinanti ha una durata dell’ordine delle migliaia di anni ed allo stato attuale l’unica soluzione percorribile  è lo stoccaggio in appositi siti come miniere dismesse, dopo averle inglobate in colate di cemento.
  • inquinamento bellico è dovuto a radiazioni di esplosioni nucleari per esperimenti atomici (test nucleari) ed a resti di proiettili di uranio impoverito utilizzati.
  • inquinamento accidentale come indica il termine stesso è quello dovuto ai vari incidenti nucleari (Chernobyl, Three Mile Island e di Bophal) oppure dalla fuoriuscita delle scorie da una discarica, o dal rischio d’incidente durante il trasporto delle scorie radioattive.
[Fonti: wikipedia.org; ecoingegneria.it]
Per approfondire:


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