L’insufficienza renale nel gatto: come riconoscere i primi sintomi e le cure.
Esiste una parte del corpo del nostro amico felino assai sensibile. Stiamo parlando dei reni.Purtroppo si riscontra sempre più con maggiore frequenza l’insorgenza di insufficienza renale nei gatti.E’ difficile stabilire un target più a rischio di insufficienza renale del gatto, visto che i dati a disposizione evidenziano che queste malattie possono colpire gatti di tutte le età e di entrambi i sessi.
In realtà pare che ci sia un aumento delle possibilità dopo i 6 anni di età, ma questa non è la regola.
Le cause dell’insufficienza renale possono essere molteplici.
Partendo da patologie di carattere generico, o da malattie croniche acquisite, una delle cause è pure l’invecchiamento.
Ci sono dei fattori scatenanti a cui è importante prestare attenzione. Ad esempio potrebbe verificarsi a seguito di una intossicazione, un forte stress, l’assunzione di farmaci, un’alimentazione errata che prevede un apporto di sali troppo elevati, la sterilizzazione del gatto, oppure come effetto collaterale di una anestesia massiva.
COME RICONOSCERE L’INSORGENZA DI INSUFFICIENZA RENALE NEL GATTO
Alcuni sintomi potrebbero essere:- perdita di peso,
- letargia,
- anoressia,
- polidipsia (in pratica il gatto continua a bere).
Arrivata a questo punto, la situazione sarebbe davvero disperata e condurrebbe il felino alla morte entro pochi giorni.
Risulta pertanto di fondamentale importanza essere attenti osservatori del proprio gatto, agendo prontamente qualora si riscontrassero comportamenti anomali.
Intervenendo con una terapia adeguata, dietro controllo del veterinario, e con una dieta opportuna si potrà evitare che le condizioni di salute dell’animale peggiorino ulteriormente.
SEGNI PRECOCI RELATIVI AD UNA PATOLOGIA RENALE
All’inizio un problema renale potrebbe passare inosservato.Questo è molto grave, perché allo stadio iniziale anche un veterinario potrebbe non accorgersi del problema. C’è di buono che i segni premonitori possono arrivare anche molti anni prima della manifestazione dell’insufficienza vera e propria. Ecco perché sono i padroni in prima battuta a dover essere buoni osservatori, e notare qualsiasi atteggiamento sospetto nell’animale.
Ecco un elenco di alcuni comportamenti di micio che dovrebbero farci insospettire:
- Il gatto inizia ad essere attratto dall’acqua. Ad esempio quando aprite il rubinetto corre vicino per bere, oppure tenta di immergere testa e zampe sotto l’acqua.
- Passa molto tempo a bere dalla sua ciotolina, stazionando nei pressi della stessa in attesa che la sostituiate con acqua fresca per poi bere di nuovo.
- Immerge le zampine nella ciotola dell’acqua e cerca di scavare con le zampe anteriori.
Sarebbe opportuno a tal riguardo richiedere un esame atto a determinare le funzionalità renali del gatto.
Una volta che avrete l’esito potrete già capire se il vostro gatto ha un’insufficienza renale o se comunque potrebbe esserne soggetto a breve.
In presenza di malattia renale noterete un aumento nel livello di creatinina e azoto ureico.
Ci sono buone possibilità di riuscire a tenere la malattia sotto controllo, al fine di evitare peggioramenti. In accordo con il veterinario potrete decidere la terapia e la dieta migliore. Ad esempio attraverso l’impiego di crocchette appositamente preparate con basso contenuto di proteine e fosforo.
La malattia renale consta di una prima fase in cui il gatto beve moltissimo e urina sovente.
In una fase secondaria il gatto potrebbe smettere di bere (questa fase è detta insufficienza renale scompensata), causando un deterioramento della sua salute.
Indipendentemente dal fatto che il nostro gatto soffra di patologie renali o meno è di fondamentale importanza fornirgli sempre acqua fresca.
LA TERAPIA VETERINARIA
Un veterinario che si trova a curare un gatto che inizia a manifestare i primi sintomi di insufficienza renale dovrà prima di tutto constatare il livello di idratazione dell’animale.Qualora il micio risultasse disidratato, dovrà intervenire con una terapia di reidratazione attraverso flebo. Questa fase può durare dai 7 ai 10 giorni.
In concomitanza con la reidratazione la salute del gatto dovrebbe già migliorare, riprendendo almeno in parte le funzioni renali. Dopo questo si potrà procedere con le terapie e la dieta.
Qualora l’insufficienza renale sia stata diagnosticata troppo tardi si procederà comunque con le reidratazione, tecnica utile per aiutare il gatto a stare comunque meglio. Si spera sempre che il proprio fedele micio non debba mai soffrire di questa patologia pericolosa, ma in ogni caso la prevenzione può fare davvero la differenza!
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