Siete pazzi a mangiarlo! è l’immediata constatazione di una truffa mondiale ai danni del consumatore. Punto e basta. Non ci sono spiegazioni ideologiche o filosofiche che possano giustificare come i dirigenti delle aziende agro-alimentari vogliono comprare a prezzi sempre più bassi diventando disposti a far finire dentro al cibo venduto cacche di topo, segatura, pesticidi, coloranti per vernici, solventi, antibiotici, ormoni che stimolano l’appetito e anche ad allungare le date di scadenza e usare imballaggi altamente tossici.
Un vasetto di miele su due in commercio è di origine straniera, il più delle volte cinese, e spesso non ha visto neppure un’ape. Additivi e sostanze chimiche che non compaiono, legalmente, tra gli ingredienti. Alimenti conservati in confezioni di cartone o plastica riciclati altamente nocivi. Date di scadenza allungate ad arte. Cibi che contengono diserbanti, coloranti nocivi, sporcizie varie, a volte perfino escrementi. Sughi e prodotti con carne di manzo che però all’origine era cavallo.Nel libro viene spiegato ad esempio anche che della semplice contraffazione dell’origano, letteralmente sostituito in percentuali sempre maggiori dal sommacco, delle spezie in polvere mescolate ad escrementi di ratto, dei formaggi preparati mescolando acqua, latte in polvere, polifosfati, citrato di sodio e acido citrico tanto da affermare che “i consumatori medi non hanno mai avuto la fortuna di gustare un vero formaggio”! I salumi vengono gonfiati con polifosfati così da diventare più pesanti per poi essere immersi in un bagno di additivi finché non si crea un pastone che viene colato in stampi di dieci metri tagliato poi finemente per finire in tavola come Cordon Bleu.
Per chi segue Dionidream sa da tempo quanta denuncia abbiamo fatto su questi argomenti. E’ divertente come alcuni anni fa questi argomenti suscitavano le risa dell’italiano medio convinto di mangiare gli stessi prodotti che ha mangiato i suoi avi, mentre oggi questa risa è diventata amarezza per il fatto che le statistiche sul cancro stanno diventando 1 persona su 2 come ha detto Veronesi. I cibi non hanno più il sapore di una volta e ormai mangiare bene è diventato un lusso dato che le vendite dei prodotti di qualità non possono reggere la competizione degli ultra-sconti e dei prodotti da discount.
Circa due anni fa in un articolo intitolato Ecco chi controlla e produce il cibo dei supermercati dicevamo: “Sono dieci i signori che controllano da soli più del 70 per cento dei piatti del pianeta. Queste multinazionali gestiscono 500 marchi che entrano nelle nostre case quotidianamente. Così pasta, biscotti e caffè diventano globali, anche in Italia. E le grandi questioni, come l’uso di oli e grassi nei prodotti, vengono decise a tavolino.”
Christophe Brusset è un ingegnere che ha lavorato per anni ai massimi livelli delle principali multinazionali del cibo, e ha deciso di svelare i meccanismi allucinanti dell’industria alimentare, dopo esserne stato testimone e complice. Svela i lunghi viaggi delle materie prime da una frontiera all’altra, racconta quali procedure e trucchi si nascondono dietro i prodotti che troviamo sugli scaffali, e ci fa capire che per mantenere le super-offerte che tutti rincorriamo, i grandi supermercati costringono i produttori ad abbassare enormemente la qualità.
Nell’introduzione dichiara:
Per queste società, il cibo non ha nulla di nobile: si tratta unicamente di un business, di un mezzo per fare soldi, sempre più soldi.
Sono stati anni difficili, perché la mia visione idealizzata del cibo mal si accordava con la realtà che vivevo. Mi sarebbe piaciuto acquistare i migliori ingredienti, e che la mia Azienda realizzasse prodotti di cui andar fieri, prodotti che potessi consumare io stesso con golosità o far mangiare ai miei figli con totale fiducia. Mi sarebbe piaciuto nutrire il mondo con pietanze industriali, certo, ma preparate a partire da ricette sane, da formule nutrizionali equilibrate. Eravamo ben lontani dal farlo, sia a parole che nei fatti, ma dovevo pur mantenere la famiglia…
Sapete mangiare? Vi siete già interrogati sul posto che il cibo occupa nella vostra vita? Su cosa è buono? Su cosa significa “mangiare sano”? È importante? Lo è per noi? Per i nostri figli? Sono tutte domande fondamentali che pochi tra noi si pongono seriamente e di cui ancora meno persone conoscono le vere risposte.
Noi siamo ciò che mangiamo, nel vero senso della parola. Gli alimenti sono nientemeno che i materiali di costruzione del nostro corpo. E converrete con me che, affinché una costruzione duri cent’anni, bisogna scegliere i materiali migliori. E ammetterete anche voi che difficilmente si potrà avere un corpo da atleta mangiando solo hamburger e patatine fritte con bibite gasate.
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