Tutto, ma proprio tutto quello che c’e’ da sapere in termini di leggi e di diritti per aiutare i nostri amici animali quando sono in difficolta’. Perche’ maltrattati da padroni dispotici o nei circhi, contesi da marito e moglie che si separano, abbandonati da padroni ‘pentiti’. Tutto sulle adozioni, i microchip, la responsabilita’ dei sindaci nella gestione del randagismo, quella delle famiglie con animali verso i vicini di casa e il condominio. A raccogliere in un unico volume disponibile da domani on line sul sito Cassazione.net, e da ottobre anche in libreria, tutte le norme di “diritto animale” presenti nel nostro ordinamento, compresi i regolamenti regionali e gli indirizzi della giurisprudenza internazionale, sono stati due attivisti della Lav: Andrea Cristofori, responsabile Lav dei canili, e Alessandro Fazzi consulente legale della Lega anti vivisezione. Il loro lavoro, che e’ il primo ‘digesto’ del genere, ha ricevuto l’aiuto prezioso di Raffaele Guariniello, l’ex pm di Torino alfiere della sicurezza sul lavoro, la salvaguardia della salute e dell’ambiente. “Nel nostro Paese, le norme a tutela dei diritti degli animalipossono e debbono essere ulteriormente rafforzate, ma gia’ oggi – scrive Guariniello nella prefazione al ‘Codice’ – impongono interventi potenzialmente efficaci. Oggi, a differenza di ieri, fare giustizia non vuol piu’ dire occuparsi soltanto di criminalita’ in danno dell’uomo. Oggi vuol anche dire proteggere la vita, l’integrita’, il benessere, la dignita’ degli animali”. Tuttavia, nonostante le leggi ci siano, la “larga disapplicazione delle norme vigenti – sottolinea Guariniello – e’ uno dei fenomeni che piu’ caratterizzano l’Italia e non solo: in alcune zone del nostro Paese, i processi penali per reati lesivi degli animali proprio non si fanno, mentre in altre zone si fanno, ma spesso con una tale lentezza che si concludono con la prescrizione”. Il risultato e’ che “si diffonde, nella sostanziale indifferenza di pur autorevoli istituzioni, un senso d’impunita’” e “l’idea che le regole ci sono, ma che si possono violare senza incorrere in effettive responsabilita’”. Questo ‘Codice di diritto animale’, prosegue l’ex pm, nasce “dal disagio di fronte a deludenti lentezze e lacune delle tradizionali fonti di documentazione normativa e giurisprudenziale” e “senza indulgere a un uso incontrollato e feticistico di qualsiasi norma” si propone come “una ricostruzione sistematica, integrale, aggiornata” in grado di mettere sempre al centro “l’animale come essere autonomo e senziente”. Sterilizzazione, eutanasia degli animali pericolosi o troppo sofferenti, impignorabilita’ dei ‘pet’, norme contro i trafficanti di bestiole importate o contro chi le usa nei combattimenti, sono solo alcuni tra i tanti temi trattati.
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