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martedì 3 dicembre 2019

DA COSA DIPENDE UNA BUONA SALUTE?

LA DISBIOSI INTESTINALE

I problemi all'intestino (definiti "disbiosi intestinale") rappresentano attualmente un problema sociale, creano infatti problemi spiacevoli (colite, stitichezza, gonfiore addominale, meteorismo, flatulenza, diarrea, ecc.) che interessano moltissime persone.
Quasi tutti i disturbi intestinali sono dovuti all'alterazione della mucosa che ne ricopre le pareti interne ed alla distruzione della flora intestinale formata da miliardi di batteri; questa flora batterica è assai utile perché svolge mansioni fondamentali per la nostra salute.
Vi sono svariati motivi (cibi contaminati da fertilizzanti, conservanti, farmaci, lassativi, antibiotici, tranquillanti, ecc.) per cui, nell'intestino, appaiono nel tempo anche dei batteri nocivi (funghi, muffe, candida, ecc.) che possono sopravvivere e duplicarsi in assenza di ossigeno. Più spesso di quanto si possa pensare il degrado intestinale porta quest'organo ad essere il terreno adatto per i parassiti, detti anche vermi intestinali.
In un ambiente intestinale non più sano si vengono a creare fenomeni dannosi, come fermentazione e putrefazione, che generando sostanze tossiche avvelenano il sangue e pian piano tutto l'organismo. Se noi vivessimo all'aperto, facendo molto moto, le sostanze tossiche presenti nel sangue sarebbero completamente eliminate attraverso i reni: Purtroppo, invece, la vita sedentaria e lo stress, non ne permettono una completa eliminazione e l'organismo è costretto ad accumularle. E' proprio questo accumulo di tossine che, nel tempo, diventa l'origine di molte disfunzioni e malattie.
Ad un osservatore superficiale molte problematiche causate dalle di tossine non sembrano certo correlate con l'intestino, tra esse possiamo elencare: acne, dermatiti, cellulite, mal di testa frontale, nervosismo, ansia, depressione, alito cattivo, riniti, eczemi, stanchezza cronica, invecchiamento della pelle, dolori articolari, artropatie croniche, ecc. A tutto ciò va anche aggiunto un indebolimento delle difese immunitarie, dovuto alla presenza di numerosi vasi linfatici sulle pareti intestinali.

Intestino pulito - salute migliore.

Il lavaggio dell'intestino è una pratica terapeutica antichissima: la troviamo descritta nel papiro egiziano di Ebers del 1500 a.C., un vero e proprio trattato di medicina dell'epoca, e negli scritti di Ippocrate e di Galeno, che prescrivevano i clisteri contro la febbre e per la cura di numerose malattie.
Chi pratica lo Hata Yoga conosce certamente le innumerevoli tecniche di pulizia gastrointestinale assolutamente necessarie, secondo gli antichi testi indiani specializzati, per purificare il corpo e mantenerlo sano e forte in questo particolare cammino ascetico come nella vita di ogni giorno. Questi straordinari fisiologi sapevano infatti che praticamente qualunque malattia può svilupparsi da un cattivo funzionamento dell'intestino.
Il colon è infatti il "cassonetto" dell'organismo, dove tutti i rifiuti vengono scaricati per essere espulsi. Se rimangono nel colon più del dovuto vanno in putrefazione, producendo un vero e proprio avvelenamento dell'organismo. Le tossine, attraverso il circolo sanguigno, raggiungono ogni cellula del corpo e indeboliscono l'intero sistema, abbassando le difese immunitarie e provocando uno stato di stanchezza cronica. Questa autointossicazione molto spesso è rivelata da un cattivo odore del corpo, soprattutto dei piedi, e dal forte odore di putrefazione delle feci.
L'accumulo delle tossine inoltre, provoca uno stiramento delle pareti che può dar luogo, a lungo andare, a delle anormalità meccaniche. Una parte può, ad esempio, gonfiarsi a tal punto da provocare un'ernia: eliminare questa pressione eccessiva con un lavaggio è essenziale per permettere al corpo di autocurarsi. Una contrazione cronica di alcune aree intestinali, come nel caso della colite spastica, una dilatazione o un allungamento, non permettono un regolare svuotamento dell'intestino.
Il colon può trattenere del materiale tra le sue pieghe, deformandosi in uno stato di infiammazione cronica, oppure può subire un prolasso e premere sulle viscere vicine, come la vescica, l'utero o la prostata, causando problemi anche in questi organi.
Tutte queste condizioni, più comuni di quel che si pensi, portano a un ristagno e a una putrefazione dei residui organici e quindi a una intossicazione cronica dell'organismo.
Scrive la prof.ssa Maria Rita Gismondo (Cattedra di microbiologia Clinica Università di Milano) nella sua relazione sul dismicrobismo intestinale: "La comprensione dell'importanza nell'organismo umano degli ecosistemi microbici cutaneo, vaginale e intestinale, dei quali per lungo tempo si era ignorata la validità, è stata sicuramente un contributo importante della microbiologia. Basti pensare che tali microsistemi possono a ragione essere considerati la prima valida barriera dell'organismo contro le infezioni." La flora batterica intestinale infatti produce diversi antibiotici naturali, le vitamine K e B12, e interviene nel metabolismo di acidi biliari e ormoni steroideie di alcune sostanze farmacologiche.
Scrive il prof. Lucio Capurso, della Divisione di Gastroenterologia dell'Ospedale San Filippo di Roma: "L'importanza dell'intestino nei processi di difesa dell'organismo è oggi unanimamente riconosciuta ed esso viene a ragione considerato come un vero e proprio organo immunitario, probabilmente il più importante."
Data la molteplicità e l'importanza vitale delle funzioni della microflora intestinale nel mantenimento della salute dell'ospite, ne deriva che sono numerose le condizioni patologiche dovute alla sua alterazione: dall'alitosi e le diarree, fino all'encefalopatia epatica, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la cancerogenesi colon-rettale.
Mantenere l'equilibrio dell'ecosistema batterico nel tratto gastrointestinale significa, ancora una volta, contribuire efficacemente alla conservazione di un buon stato di salute.

Da cosa dipende una buona salute?

Uno stato di buona salute persona dipende in gran parte da quante tossine si sono accumulate nel suo organismo ed in special misura nella linfa, nel sangue e nel sistema nervoso.
Scrive il dott. Tilden in Tossiemia, causa primaria di malattia: "Un affaticamento di carattere mentale o fisico, che riduca l'energia nervosa al punto in cui si supera la capacità dell'organismo di eliminare naturalmente le tossine (rifiuti organici) che si sono accumulate, causa una ritenzione dei rifiuti nel sangue che aumentano la tossiemia (quantità di tossine presenti) oltre il punto di resistenza e provocando una crisi".
Da questo punto di vista, esposto quasi trent'anni fa, ogni cosiddetta malattia va considerata come uno sforzo fatto dalla natura per sbarazzare ii corpo dalle tossine che hanno superato il limite tollerabile. Ogni trattamento che intralci questo sforzo di eliminazione farà fallire la natura nel suo intento di auto-guarigione.
Purtroppo la teoria relativa alla tossiemia non è mai stata presa nella dovuta considerazione dalla medicina ufficiale. Comunque nell'ultimo decennio vi sono state delle scoperte che la ripropongono in termini diversi, cambia solo il nome delle tossine che vengono definite "radicali liberi".

I radicali liberi

I radicali liberi, secondo le moderne ricerche scientifiche, sono delle molecole ossidanti (ovvero dannose) che l'organismo produce a causa dei fenomeni biologici relativi alla sua esistenza. Spesso si tratta di sostanze provenienti dall'esterno come per esempio: il fumo delle sigarette, gli inquinamenti atmosferici e gli alimenti non naturali.
Viene oggi riconosciuto che i radicali liberi possono distruggere alcune sostanze vitali dell'organismo e generare numerose malattie, tra cui: l'invecchiamento in generale, cataratte, malattie del fegato (epatiti), nefriti, insonnia, colpi di sole, perdita di capelli. Vengono anche ritenuti responsabili di varie malattie infiammatorie tra cui citiamo: artrosi, artrite, deterioramento del sistema circolatorio, problemi respiratori come asma o bronchite cronica. Possono anche causare la degenerazione dei tessuto, la pelle indurita e rugosa ne è un classico esempio.
Fortunatamente l'organismo si protegge contro i radicali liberi (o tossine) per mezzo degli enzimi che produce utilizzando sali minerali come lo zinco, il silicio, il magnesio, il rame e il selenio. Vi sono altre sostanze utili per questa protezione, tra esse i "flavonoidi" contenuti nei vegetali e le vitamine C, E e beta-carotene. Appare perciò evidente perché le piante medicinali, ricche di flavonoidi e di sostanze antiossidanti, abbiano un'azione benefica sulla nostra salute, aiutando a prevenire: artrosi, vecchiaia, insonnia, malattie del fegato, ecc.
Risulta però evidente che un intestino in cui sono presenti batteri nocivi e incrostazioni di muco crea delle tossine interne contro cui i flavonoidi e le vitamine citate possono fare ben poco.

Il lavaggio intestinale.

"Non pensate che sia sufficiente che l'angelo dell'acqua vi abbracci soltanto esternamente. Vi dico, in verità, l'impurità interna è di gran lunga più grande dell'impurità esterna. E colui che purifica se stesso esternamente, ma internamente rimane impuro, è simile alle tombe che fuori sono ben dipinte, ma dentro sono piene di ogni sorta di orribili impurità e sozzura.
Perciò, io vi dico in verità, lasciate che l'angelo dell'acqua vi battezzi anche internamente e che anche internamente voi possiate diventare puri come la schiuma del fiume che gioca nella luce del sole.
"Procuratevi, dunque, una grande zucca rampicante avente un gambo della lunghezza di un uomo; vuotate l'interno e riempitela con l'acqua del fiume che il sole avrà riscaldato. Appendetela al ramo di un albero e inginocchiatevi sulla terra davanti all'angelo dell'acqua e attraverso l'estremità del gambo della zucca fate penetrare l'acqua nella parte interna del vostro corpo in modo che l'acqua possa scorrere attraverso tutti i vostri visceri. Poi riposatevi, inginocchiati al suolo davanti ali'angelo dell'acqua, e pregate il Dio vivente di perdonarvi tutti i vostri peccati passati, e pregate l'angelo dell'acqua di liberare il vostro corpo da ogni impurità e da ogni malattia.
Allora lasciate che l'acqua scorra fuori dal vostro corpo affinchè possa portar via dall'interno le impurità e tutte le cose maleodoranti di Satana. E voi vedrete con i vostri occhi e sentirete con il vostro odorato tutte le sozzure e le impurità che contaminavano il tempio del vostro corpo, come pure tutti i peccati che dimoravano nel vostro corpo tormentandovi con ogni sorta di dolori. Io vi dico in verità, il battesimo con l'acqua vi libera da tutti i mali.
Rinnovate il vostro battesimo con l'acqua ogni giorno durante il vostro digiuno fino al giorno in cui vedrete che l'acqua che fluisce fuori dal vostro corpo è pura come la schiuma del fiume. Poi gettate il vostro corpo nell'acqua corrente del fiume e là tra le braccia dell'angelo dell'acqua rendete grazie al Dio vivente che vi ha liberato dai vostri peccati. E questo santo battesimo dell'angelo dell'acqua sarà rinascita in una vita nuova. Perchè i vostri occhi d'ora in avanti vedranno e i vostri orecchi sentiranno. Non peccate più, dunque, dopo il vostro battesimo e che gli angeli dell'aria e dell'acqua possano dimorare eternamente in voi e servirvi per sempre.

Il muco intestinale.

Tratto da: Mucusless diet healing system, by Prof. Arnold Ehret's.
Benedict Lust Publications, Paperback 1976, ISBN: 0879040041.
Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione, diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.
Questo fenomeno può esistere anche quando si usufruisce di una evacuazione regolare perché dipende dal tipo di cibo ingerito. Alcuni alimenti, infatti, creano molto muco (farinacei, carne, vitello, pollo, molluschi, tuorlo d'uovo, lenticchie, arachidi) ed altri lo sciolgonoo (agrumi in genere, frutta e verdura fresca, uva passa, cetrioli).
Chi ama fare esperimenti in cucina, può verificare quanto i prodotti con la farina bianca siano "collosi", facendo cuocere per alcuni minuti una pastella di farina bianca stemperata con acqua. Otterrà un'ottima colla tuttora utilizzata per rilegare i libri antichi di un certo valore.
Il fatto che gli agrumi tendono a sciogliere il muco spiega perché alcune persone dopo aver mangiato fragole con limone hanno il visto costellato di brufoletti. Il muco sciolto ha intossicato il sangue, i reni non sono riusciti a purificarlo completamente e l'organismo ha "scaricato" le tossine in eccesso sulla pelle. Ricordiamo che la pelle, insieme ai reni e polmoni, ha anche il compito di eliminare i rifiuti organici.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo di sostante organiche collose sulle pareti dell'intestino. Si pensi che, mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco ammontante fino a 7-8 kg, di cui la parte più vecchia risalente anche a 10 anni prima. Siccome si tratta di sostanza organiche costantemente alla temperatura di 37 gradi, è facile immaginare quanto il muco sia imputridito e come i nutrimenti portati dagli alimenti ne siano avvelenati essendo costretti ad attraversarlo prima di essere distribuiti a tutto l'organismo.
A ciò si devono aggiungere le sostanze tossiche prodotte dalla flora batterica alterata (ammoniaca, cadaverina, putrescina, fenolo, indolo, ecc.) che, avvelenando l'intero organismo ed alterando il pH (livello di acidità) cellulare, creano il terreno adatto per moltissime patologie ed un indebolimento del sistema immunitario.
Il comune raffreddore è un classico esempio di accumulo di muco nelle vie respiratorie in cui i batteri possano vivere e moltiplicarsi. Va sottolineato che ogni specie vivente necessita di un "terreno adatto" per poter vivere, ed il muco è quanto di meglio possiamo offrire per ospitare in noi i microrganismi apportatori di influenze, raffreddori, forme catarrali e similari.
Suggerimenti per eliminare il muco intestinale.
Troverete qui di seguito qualche suggerimento che può aiutare i nostri lettori a rimuovere l'eventuale muco accumulato negli anni e ritrovare una salute migliore.
  • Iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida a cui sia stato aggiunto il succo di mezzo limone (si può dolcificare con poco fruttosio o zucchero di canna). Questa bevanda, presa il mattino a digiuno, rappresenta un ottimo sistema per liberarsi dal muco intestinale e fare provvista di vitamina C. Sarebbe un'abitudine da conservare per tutta la vita.
  • Evitare i cibi che creano il muco (farina bianca e derivati, riso brillato, uova, formaggi, carne, pesce, salumi e insaccati).
  • Utilizzare cibi che sciolgono il muco: agrumi, fichi freschi o secchi, uva passa, verdura e frutta cruda in genere.
  • Usare frutta e verdura cruda possibilmente di stagione.
  • Due cucchiaini di amaro svedese presi in acqua calda dopo il pranzo, rappresentano una cura assai valida per sciogliere il muco.
Attenzione: può accadere che durante la pulizia dell'intestino il muco sciolto intossichi il sangue e causi mal di testa frontale. Se ciò dovesse accadere provvedere con un lavaggio intestinale (enteroclisma) mediante un litro e mezzo di acqua tiepida con sciolto un cucchiaio di sale fine.
Per ulteriori dettagli sulla dieta senza muco fai clic qui

Suggerimenti per una dieta salutare.

  • Colazione: frutta fresca, l'ideale è una spremuta di aranci o pompelmi.
  • Pranzo: solo il primo con contorno di verdure crude.
  • Cena: solo il secondo con contorno di verdure crude (alternare uova, pesce, pollo, tacchino, formaggio di capra o pecora, yogurt naturale).
  • Ridurre: zucchero bianco (sostituire con poco miele, zucchero di canna o fruttosio)
  • Eliminare: latte, formaggi di mucca, carni rosse, insaccati, dolciumi da pasticceria, cioccolata, fritture, superalcolici.

Bibliografia.

  1. Dr. J. H. Tilden, Tossiemia, causa primaria di malattia.
    Casa Editrice Igiene Naturale, Gildone (GB).
  2. Prof. Arnold Ehret's, Mucusless diet healing system.
    Ehret Literatue Publishing Co., Beaumont, California 92223 (1977).
  3. Valeria Mangani, Adolfo Panfili, La dieta pH.
    Edizioni Tecniche Nuove, Milano.


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