Un mondo senza gatti? Sarebbe un inferno!
Di Paola
Pagliaro martedì 7 febbraio 2012
Un mondo senza gatti sarebbe un inferno e alcuni Paesi della Terra avrebbero addirittura problemi di approvvigionamenti alimentari
Un mondo senza gatti. Inimmaginabile per noi
gattofili. Li amiamo troppo per farne a meno. Affetto,
compagnia, fusa e fascino sono le caratteristiche che più
apprezziamo nei nostri gatti. Ma il gatto è anche e prima di tutto
un predatore e rimane un cacciatore. Anche quando veste i panni di
placido animale domestico, la
cena a casa la porta lui.
Pensiamo che dipenda da noi per cibo, acqua ed un rifugio. In
realtà, riesce a sopravvivere benissimo allo stato selvatico ed ha
una sua funzione ecologica, a dir poco fondamentale per gli
equilibri del Pianeta e per la nostra stessa sopravvivenza. Anche
chi non ama i gatti e li ritiene animali noiosi ed inutili (esiste
gente simile?), deve arrendersi all'evidenza: un mondo senza
gatti sarebbe un inferno ed in alcuni Paesi ci sarebbero addirittura
problemi di approvvigionamenti alimentari.
Alan Beck, docente di medicina veterinaria e direttore del Center
for the Human-Animal Bond alla Purdue
University, ha ipotizzato cosa accadrebbe in un mondo senza
gatti. In India le conseguenza sarebbero gravissime, perché i
gatti uccidono i roditori che contaminano ed intaccano le riserve di
grano, dunque ci sarebbe meno cibo e le malattie infettive si
diffonderebbero più rapidamente.
Ma anche nei Paesi occidentali non ce la passeremmo affatto
meglio senza i gatti. In Gran Bretagna, ad esempio, i gatti, anche
quelli domestici, portano a casa in media 11 prede ogni sei mesi
(quelle accertate). Il Regno Unito conta 9 milioni di gatti. Ciò
significa che i gatti uccidono quasi 200 milioni di piccoli animali
selvatici (uccellini, topi, ratti, lucertole ecc) ogni anno.
Il loro ruolo è dunque essenziale per il contenimento della
fauna selvatica e soprattutto di quelle specie devastanti per i
raccolti e pericolose per la salute dell'uomo come i ratti. Nelle
isole
in cui non ci sono gatti, i ratti si riproducono a dismisura e
devastano interi ecosistemi, portando alla scomparsa di numerose
specie di uccelli selvatici (i ratti mangiano le uova nei nidi).
Se i 220 milioni di gatti presenti nel mondo scomparissero
all'improvviso, saremmo sommersi dai ratti e questo avrebbe numerose
altre conseguenze sugli ecosistemi, tutte devastanti. Certo, non ci
voleva uno studio per capirlo, basta guardare negli occhi il nostro
gatto per capire che lui sa di essere importante ed indispensabile.
Ecco spiegato perché si sente divino:
se il mondo è un po' più simile al paradiso e non ad un enorme
focolaio infettivo in parte è merito suo. Capito.
Le varie colonie feline sparse nei
centri urbani, sono come delle postazioni a difesa dell'eco-sistema e
nell'interesse degli umani, gli umani hanno tutto l'interesse a
tutelare i gatti è, un errore suicida maltrattare, allontanare e
ancora peggio uccidere i gatti, oltre a ciò è punito dalle leggi,
non per nulla ci sono a loro difesa leggi: Regionali, Nazionali e
internazionali.
A cura dell'
Associazione Liberigatti Animalista Ambientalista
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