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giovedì 29 dicembre 2016

Continua l'opera di bonifica e ristrutturazione delle colonie feline del territorio
































Liberigatti (ALAA)
Stiamo provvedendo a rendere più confortevole le varie colonie dei felini del territorio, da indegni rifuggi improvvisati magari con delle scatole di cartone a qualcosa di più adeguato a proteggere questi preziosi felini al fine di una vita più decente e nell'interesse dell'ecosistema territoriale.
E' gradito ogni forma di aiuto: da chi vuole fare del volontariato, a chi può donare cibo, coperte (non di lana)
oppure facendo delle donazioni spontanee e di cuore. Gli animali non hanno bisogno solo di cibo, ma essere sterilizzati e/o curati.


mercoledì 28 dicembre 2016

venerdì 23 dicembre 2016


"ZUCCHERO VELENO BIANCO"

"ZUCCHERO VELENO BIANCO"
LA LAVORAZIONE INDUSTRIALE DELLO ZUCCHERO
Lo zucchero bianco o saccarosio è composto da due zuccheri semplici: glucosio e fruttosio. Il saccarosio è estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, raffinato con procedimenti chimici complessi in modo da allontanare tutte le "impurità" (sono sostanze preziosissime: vitamine, sali minerali, proteine, altri zuccheri…). In effetti dopo la spremitura per ottenere il succo zuccherino dalla lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, avviene la DEPURAZIONE con la calce, segue la CARBONATAZIONE, con anidride carbonica per eliminare la calce in eccesso, poi la SOLFITAZIONE con zolfo per decolorare lo sciroppo, poi la FILTRAZIONE E CRISTALLIZZAZIONE (zucchero greggio), inoltre FILTRAZIONE E DECOLORAZIONE con carbone animale (cascami di macello, scarti di animali come: carcasse, peli, unghie, ecc. carbonizzati ed usati come sbiancante), poi la COLORAZIONE effettuata con blu oltremare (cancerogeno) per eliminare i riflessi giallognoli, e per ultima la CRISTALLIZZAZIONE risultato lo zucchero bianco!
Oggi questo prodotto è nascosto ovunque: nei dentifrici, nei succhi di frutta, alimenti in scatola, nei farmaci, nei dolci di ogni genere. Lo zucchero bianco in eccesso, (98% di saccarosio), è causa di: colesterolo e trigliceridi nel sangue; malattie circolatorie; pancreatiche (il diabete e l’ipoglicemia); cancro (le cellule maligne si nutrono di zucchero); carie dentarie e osteoporosi (lo zucchero discioglie il calcio contenuto nelle ossa e nei denti, formando il solubile mono-saccarato di calcio).
Tratto dal libro: "IL CUCCHIAIO VERDE"edizioni LA CASA VERDE (DEMETRA).
 
IL PANE
INDUSTRIALE...
Nato come prodotto semplice, sano, completo e naturale, a base di farina, acqua e lievito, il pane e'stato ridotto dall'uomo moderno ad un cibo sofisticato e addizionato di prodotti chimici che lo rendono cattivo e scarsamente nutriente. La farina impiegata attualmente per la panificazione e'raffinata e adulterata, resa cioe'un alimento morto e chimico. Il grano e'coltivato con diserbanti e concimi chimicie con il processo di raffinazione perde parte del contenuto di glutine (proteina del grano); dei minerali (ad esempio il magnesio la cui mancanza provoca depressione nervosa, il calcio la cui carenza causa osteoporosi, il ferro la cui mancanza provoca anemia); di vitamine (ad esempio quelle del gruppo B di cui i cereali integrali sono ricchissimi e che concorrono al metabolismo degli amidi, favorendone la completa combustione ed impedendo l'accumulo di prodotti di rifiuto e migliorando il processo digestivo); la vitamina E (contenuta nel germe del chicco, che ha proprieta'antiossidanti e rinforza l'apparato riproduttivo); le fibre vegetali (importantissime per favorire l'evacuazione, per assorbire grassi e tossine dall'intestino, per l'apporto di minerali e vitamine...). Il pane integrale non biologico e'ottenuto con farina raffinata additivata con tritello e crusca trattati con pesticidi. Alla lievitazione naturale si e'sostituita quella a base di lieviti chimici come acido solforico, cloruro d'ammonio, solfati, fosfati di calcio(cosiddette polveri migliorative), che consentono la lievitazione "forzata"delle farine raffinate, che stentano a lievitare. Anche il lievito di birra che-una volta si otteneva naturalmente (era il residuo della lavorazione della birra, depositato sul fondo dei tini), oggi si ottiene attraverso un processo di coltura e germinazione di cellule di lievito selezionato, in laboratori chimici e con aggiunta di ammoniaca e altri componenti dannosi per l'organismo. Purtroppo questi tipi di lieviti non svolgono l'azione ossigenante e predigerente dell'amido attuata dai lieviti naturali. Occorre ricordare inoltre che la pastmadre (o levame o pasta acida), ricca di saccaromiceti, fermenti acidificanti e altri batteri, neutralizza la fitina, una fibra contenuta nelle farine integrali, ritenuta responsabile della cattiva assimilazione dei minerali, trasformando l'acido fitico ed i suoi sali (fitati). Infatti durante il processo di lievitazione si attiva la fitasi (enzima del grano) che trasforma in fosfati acidi solubili il magnesio, il calcio, e il ferro contenuti nella farina integrale, rendendoli assimilabili. Tale processo non avviene nella preparazione di pane integrale lievitato chimicamente e l'acido fitico, in questo caso, forma un composto insolubile con il calcio e il ferro e il magnesio, causando rachitismo, anemia, depressione...
La pasta madre, oltre a promuovere la fitasi, arricchisce notevolmente il pane per l'azione di fermenti e di enzimi, produce una migliore lievitazione ed una conservazione duratura. Inoltre piu'la farina e'integrale e biologica, piu'il lievito naturale e'ricco di vitalita'. Purtroppo la serie di manipolazioni subite dal pane nella preparazione industriale, non si fermano qui'. Infatti oltre ad usare ingedienti raffinati e impoveriti, al pane ed in particolare al pane speciale viene aggiunta una polverina che racchiude additivi e sostanze chimiche come: destrosio, acido ascorbico, strutto emulsionato, farine di cereali maltati ed altri ingredienti. Questi vengono usati per rendere il pane soffice, croccante e poroso e sono detti "migliorativi", in realta'sono necessari per panificare le farine scadenti. Inoltre con la legge europea D.p.r. n.502 del 1998, che ha liberalizzato completamente gli ingredienti da aggiungere al pane, il panettiere non e'piu'obbligato a indicare la percentuale dei diversi sfarinati presenti nell'impasto.
Per cui un pane al mais o di segale puo'contenere una percentuale minima (anche il 5%) del cereale di cui porta il nome, ed un insieme di ingredienti indesiderati. Ad esempio in un pane di segale speciale possiamo trovare:
- Farina di frumento integrale
- Farina di grano tenero tipo I
- Strutto - saccarosio - destrosio
- E. 472Esteri monoaceltietiltartarico e diocetiltartarico dei mono e digliceridi di acidi grassi alimentari
- E. 282Calcio Propionato
- E. 321Butilidrossitoluolo (BHT) provoca danni al fegato, ai nervi, al sangue
- E. 300Acido L Ascorbico (antiossidante), provoca danni ai denti (carie).
Quello che deve far riflettere e'che questo pane viene consigliato ai diabetici, agli artereosclerotici,
agli obesi..., che si ritroveranno a consumare un cocktail di 3 additivi e 4 conservanti. Ma le sofisticazioni
non finiscono qui'mancano infatti:
Gli Sbiancanti: perossido di azoto, persolfato di ammonio, perborato di sodio, perossido di benzoile, ecc.
Gli Antimuffa: acido sorbico e tartarico.
I Tensioattivi: per mantenere il pane fresco.
L'Acido Ascorbico: per rendere la pasta meno appiccicosa e il pane piu'voluminoso.
Minerali pesantiper accrescere il peso come marmo, creta, gesso, solfato di bario, polvere d'osso.
Allume e solfato di rame, aggiunti per migliorare il colore e il risultato della panificazione (porosita')
(l'allume non e'solubile in acqua, si scioglie nello stomaco e i suoi componenti, fra i quali, l'alluminio,
passano nel chimo e nei succhi gastrici della digestione).
Tratto dal libro: "IL CUCCHIAIO VERDE"edizioni LA CASA VERDE (DEMETRA).
 
 
     

Come l'alimentazione può causare malattia

Come l'alimentazione può causare malattia Errato accostamento degli alimenti.
Per digerire i carboidrati (pane, pasta, riso, frutta, verdura, ecc.), lo stomaco non usa acidi, ma enzimi. Per digerire le proteine, invece, necessita di acidi.
Mescolando carboidrati e proteine nello stesso pasto, la digestione non avviene normalmente e ciò che passa nell'intestino è un miscuglio che rende difficile il completamento della digestione e l'assimilazione. Ciò crea molti più scarti organici (tossine) del normale.
Eccessivo consumo di proteine animali(carne, pollo, pesce, formaggio, uova).
Il fegato e i reni sono in grado di eliminare circa 8 grani (0,64799 grammi) di acido urico nell'arco delle 24 ore. Siccome 500 grammi di carne ne possono generare fino a 18 grani si comprende come un eccesso di proteine crei una quantità notevole di tossine.
Se la coppia fegato/reni non funziona perfettamente, per presenza di stress o debolezza organica, non tutte le tossine potranno essere eliminate ed inizia il loro accumulo nel tessuto connettivo in qualche area dell'organismo.
Fermentazioni e putrefazioni intestinali.
La fermentazione è prodotta da microbi e genera alcool, la putrefazione è generata da batteri e produce gas maleodoranti e molte tossine. La cattiva associazione degli alimenti (vedi punto 1), e l'eccesso di proteine animali è la causa principale di questi fenomeni.
Accumulo di sostanze fecali sulle pareti del colon.
A causa dei farinacei (pane, pasta, ecc.), che sono collosi in natura, e del poco movimento, i prodotti fecali tendono ad accumularsi nel colon, specialmente nelle curve e nella anse. Queste sostanze accumulate creano uno strato tossico che, in un primo tempo, infiamma la membrana intestinale, quindi ne può alterare la permeabilità e far passare i veleni nel sangue e nella linfa.
I veleni, trasportati dal sangue e dalla linfa, si possono propagare in tutto il corpo e creare i presupposti per molte disfunzioni e malattie


L'attività psichica, con la sua capacità di fare ragionamenti logici e razionali, è una caratteristica che distingua l'uomo dagli animali. Purtroppo la mente non sempre viene educata nel migliore dei modi, ed allora può diventare causa di problemi ed anche malattie. Non per nulla i Maestri Indù dicono che la mente "è come una scimmia pazza che ci governa".

La verità da un allevatore che non mangia carne

La verità da un allevatore che non mangia carne

TUTTA la verità da un allevatore che non mangia carne

di Howard Lyman

Faccio parte della 4° generazione di allevatori per carne e latte. Sono cresciuto in una fattoria del Montana e ho lavorato là per 20 anni.
So per esperienza diretta come si allevano le mandrie e come viene prodotta la carne in questo paese.

Oggi sono il Presidente dell'Unione Internazionale Vegetariana.
Allora amavo gustarmi bistecche. Ma se voi sapeste quanto io so circa quello che c'è dentro e quello che può farvi, sareste anche voi vegetariani come me. E che ci crediate o no, come puro vegetariano che non consuma nessun prodotto di origine animale, mi gusto il cibo oggi più che mai.

Se siete consumatori di carne in America (ndt: penso che valga anche per gli altri paesi), avete il diritto di sapere che avete qualcosa in comune con la maggior parte delle mucche che avete mangiato: anche loro hanno mangiato carne.

Quando una mucca viene macellata, circa la metà non viene consumata dagli umani: intestino e il suo contenuto, testa, corna, ossa e sangue. Questi resti vengono messi in giganteschi contenitori nelle industrie di riciclo, insieme ai corpi di mucche ed altri animali di fattoria malati. Il riciclo frutta circa 2.4 miliardi di dollari all'anno, lavorando circa 40 miliardi di libbre (ndt: una libbra è circa 453 gr) di carcasse. Nessun animale, che sia terribilmente malato o con cancro o putrido, viene scartato da quest'industria.

Un altro ingrediente dell'industria del riciclo è rappresentato da animali d'affezione uccisi per eutanasia (i 6 o 7 milioni di cani e gatti che vengono soppressi nei canili o gattili americani ogni anno).

La sola città di Los Angeles, per esempio, spedisce a queste industrie circa 200 tonnellate di animali soppressi al mese. A quest'impasto si aggiungono gli animali soppressi per piani di controllo e le vittime di incidenti stradali (questi ultimi non vengono raccolti giornalmente, e in estate gli addetti a questa raccolta riescono a sentire l'odore prima di vedere).

Quando questo mix viene cotto, la parte grassa più leggera che sale in superficie viene raccolta e raffinata per uso cosmetico, per lubrificanti, saponi, candele e cere. La parte proteinica più pesante viene fatta seccare e polverizzata. Questa polvere marrone è composta da circa 1/4 di materiale fecale.
Questa polvere viene utilizzata come ADDITIVO per quasi tutti i mangimi per animali così come per i mangimi per allevamenti. Nel 1995, 5 milioni di tonnellate di materiali di scarto provenienti da macelli sono stati venduti per alimenti animali negli Stati Uniti.

Anch'io utilizzavo questi materiali, e non mi passava per la testa che stavo alimentando la mia mandria con un'altra mandria.
Nell'agosto del 97, in replica alla preoccupazione crescente a proposito dell'encefalopatia spongiforme bovina, l'FDA ha emesso nuove norme che bandiscono l'alimentazione di ruminanti con proteine provenienti da ruminanti, dunque le mandrie non sono più così cannibali come le avevamo costrette ad essere.

Ma mangiano ancora, comunque, composti di carcasse di cavalli, maiali, cani, gatti, polli, tacchini, così come sangue e materie fecali delle stesse specie.

Circa il 75% dei 90 milioni di mandrie da carne vengono nutriti con mangimi "arricchiti"di sostanze provenienti da fabbriche di riciclo. L'uso di escrementi animali nei mangimi è altrettanto comune, essendo una parte valutabile in 1,6 milioni di tonnellate annuali.

In Arkansas, per esempio, di media una fattoria alimenta la sua mandria con 50 tonnellate di residui avicoli ogni anno. Un allevatore dell'Arkansas è stato segnalato dal News and World report per aver acquistato 745 tonnellate di residui avicoli raccolti dai canali di scarico di allevamenti avicoli. Dopo averlo mescolato con piccole quantità di soia, lo somministra ai suoi 800 capi di bestiame, facendoli diventare, "grassi come palle di burro". "Se non avessi questo scarto avicolo", commenta, "dovrei vendere la metà del bestiame, perché gli altri mangimi sono troppo cari".

Per chi consuma carne, questo è il cibo del vostro cibo.

Noi non sappiamo tutto quello che c'è da sapere sull'argomento della correlazione tra malattie animali e umane, ma per alcune malattie, come le patologie legate alla rabbia, sappiamo che la trasmissione è diretta animale-uomo. Sappiamo che l'avvelenamento di cibo dovuto ai colibatteri presenti nella materia fecale che contaminano il cibo portano alla morte di 9000 americani all'anno, e che l'80% dell'avvelenamento da cibo è dovuto a carne contaminata. E adesso sappiamo anche che la tragedia che ha afflitto l'Inghilterra , può "saltare la specie"e dare origine a nuove varianti della malattia di Creutzfeld-Jacob.

Per troppi umani, la prima decisione cosciente circa la loro salute consiste se fare un bypass, un'angioplastica, oppure tra chemioterapia e radiazioni.
In realtà sappiamo che ogni giorno siamo costretti a prendere decisioni che ci possono portare verso oscure possibilità o positivi risultati. E le prendiamo ogni volta che immettiamo "carburante"nel nostro corpo.

Per fare le nostre scelte, dobbiamo iniziare con il conoscere i fatti.




 


Il latte: a ciascuno il proprio

Il latte: a ciascuno il proprio
Tratto da "MRA il Metodo René Andreani" - www.vegetarian.it
Igienismo - la Scienza della Salute

Il latte della donna fa bene al neonato, quello della mucca fa bene ai vitelli. "Fino a due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno. Dopo i due anni, dimenticate ogni tipo di latte!". Questa vera e propria bomba è stata fatta esplodere agli inizi degli anni novanta dal celeberrimo dottor Benjiamin Spock, padre della moderna pediatria. Questa inversione di tendenza portò il dottor Spock ad abbracciare le tesi che da anni molti medici ed esperti (nonché vegan, macrobiotici ed igienisti) propugnano: il latte vaccino fa male, soprattutto in fase di crescita, perché può provocare molte deficienze immunitarie e disturbi vari, tra cui l’anemia, allergie e persino un insufficiente sviluppo cerebrale. In America e in Italia in molti si scagliarono contro Spock, definendo "vecchio arteriosclerotico" questa vera "leggenda della puericultura" che, a 89 anni suonati, ebbe il coraggio intellettuale di ammettere i propri errori e di dichiarare che il latte di vacca è adattissimo ai vitelli, ma non agli uomini. 


L’uomo è l’unico animale che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento. Che sia il desiderio di non diventare mai adulti? Il latte vaccino è un cibo per vitelli, non per l’uomo. Serve a far crescere un vitello e a farlo assomigliare ad una mucca, ma sicuramente non per aiutare un bambino a diventare un uomo. Per questo la natura ha predisposto il latte materno. La madre, nella società moderna, ha sempre più spesso rinunciato ad allattare al seno il proprio neonato (bassissime le percentuali alla fine degli anni sessanta), un po’ per motivi di tempo (essendo inserita nel frenetico processo produttivo), un po’ per mancanza d’informazione sull’insostituibilità del latte materno nei primi mesi di vita. La donna si è poi fatta condizionare da false paure sui presunti danni estetici dell’allattamento e da un malinteso desiderio d’emancipazione. Il peso più decisivo, in questa "scelta", lo ha avuto la martellante pubblicità delle industrie produttrici di latte (in polvere e non), aiutate sicuramente dai sacerdoti della salute in camice bianco che hanno contribuito a creare un vero e proprio "mito" alimentare, basato su poco o nulla. 

Prima di tutto il latte di una madre sana è sempre fresco e batteriologicamente puro, mentre ogni tipo di latte non umano deve subire un processo di "cottura" ad alte temperature che ne distrugga gli organismi nocivi (ma la stessa sorte tocca purtroppo anche alle vitamine). Latte materno e latte vaccino non sono assolutamente uguali, se non nel colore: si differenziano, infatti, nella composizione percentuale degli ingredienti (essendo uno destinato a far crescere esseri umani e l’altro bovini), e nella qualità di tali ingredienti (ad esempio le catene d’aminoacidi sono completamente diverse). Inoltre solo nel latte materno sono presenti sostanze che immunizzano il neonato dalle infezioni (soprattutto quelle respiratorie e intestinali), nonché la quantità di fosforo esattamente necessaria al suo sviluppo cerebrale. Il "cucciolo" d’uomo sviluppa dapprima il cervello, mentre l’animale sviluppa prima la struttura ossea. La quantità di lattosio, essenziale per lo sviluppo cerebrale del bambino, nel latte umano è quasi il doppio rispetto a quella che si riscontra nel latte vaccino, Questo fatto è facilmente spiegabile se si pensa che l’accrescimento del cervello del bambino è molto più rapido di quello del vitello. Il latte di mucca contiene molta caseina (quasi tre volte il latte umano), una proteina che, a contatto con i nostri succhi gastrici, "caglia", formando un grumo compatto, alquanto indigesto, che provoca inoltre l’aumento dei processi putrefattivi intestinali. 

Il latte vaccino, dovendo servire ai vitelli, che hanno una velocità d’accrescimento fisico notevolmente superiore a quell’umana (raddoppiano il proprio peso dopo appena 47 giorni dalla nascita, mentre il neonato umano lo raddoppia in 180 giorni), contiene dal 3,5% al 5% di proteine, contro l’1,2% del latte umano. Tale notevole quantità di proteine nel latte di mucca costituisce, quindi, un’autentica overdose proteica per un essere umano. Si è così accertato che quando le proteine superano il normale fabbisogno del mammifero che assume un determinato latte, l’eccesso determina un sovraccarico per il fegato e le reni, che hanno il compito di eliminare i prodotti del metabolismo proteico. Il latte umano, al contrario di quello vaccino, garantisce al neonato la massima prevenzione dalle allergie e dalle infezioni. I medici hanno riscontrato che oggi il giovane americano, alla visita di leva, ha già terminato la crescita ossea, cosa che solo venti anni fa succedeva sei - sette anni più tardi. Questo avviene perché sono alimentati fin dalla nascita con latte non specifico e con altri cibi iperproteici. Tra l’altro ogni alimento ha valore nutritivo per la sua capacità di essere assorbito dal nostro organismo, non solo per la quantità di sali minerali, vitamine o proteine in esso contenuto. 

Il calcio tanto reclamizzato nel latte vaccino è in genere male assorbito dall’uomo, perché è associato con una percentuale (relativamente) troppo alta di fosforo (fattore inibente) e alla caseina. Nonostante ciò, nei paesi occidentali "sviluppati" mangiamo così tanto da riuscire a fare un’overdose quotidiana di calcio, il quale va a depositarsi sulle pareti delle arterie - provocando, insieme al colesterolo, l’indurimento delle stesse - oppure forma calcoli renali, o si accumula nelle articolazioni, dando vita a manifestazioni artritiche. Il cinese medio assume appena 15 mg di calcio al giorno, eppure ha meno carie e osteoporosi dell’americano medio, che ne ingurgita ben 800 mg. Bambini affetti da otiti, tracheiti, catarri a ripetizione sono rientrati nella norma sopprimendo i latticini ed in particolar modo lo yogurt. L’insonnia dei neonati è di solito da addebitare alla somministrazione di latte vaccino. Latticini e formaggi sono legati alle malattie della civiltà: insorgere di tumori, cisti, fibromi, cancro all’apparato riproduttivo femminile (seno, utero, ovaia), infezioni all’apparato uro - genitale (cistiti e candida, molto diffusa tra le giovani americane), malattie del sistema cardiocircolatorio (arteriosclerosi, trombi, infarti...) a causa dell’enorme quantità di grassi saturi; connessione diretta con le più svariate forme d’allergia sia alimentare che della pelle e dell’apparato respiratorio (asma, raffreddore da fieno), abbassamento delle difese immunitarie, problemi del sistema digerente (diarrea, stitichezza, per la mancanza di fibre).

CONSIDERAZIONI FINALI. Se non sono ancora state sufficienti tutte le informazioni e le considerazioni esposte facciamo, prima di chiudere, un’ultima riflessione: Il latte è un alimento per i cuccioli di quella particolare specie animale che, proprio per questa caratteristica, si differenzia da tutte le altre: i mammiferi. Ebbene, non esiste alcun mammifero che, arrivato all’età adulta nella quale è in grado di nutrirsi da solo, continui ad assumere il latte. Solo l’uomo continua a bere latte e non usa nemmeno il proprio, ma quello di altre specie. Se esistono delle leggi in natura, qualcuno sicuramente sta sbagliando trascurando il fatto che le leggi naturali, contrariamente da quelle umane, non ammettono deroghe. Infine, esaminando lo sviluppo del cucciolo uomo, vediamo che ad un certo punto cominciano a spuntare i primi denti. La comparsa dei denti sta a significare che nel corpo di quell’esserino (e soprattutto nel suo apparato digerente) hanno avuto inizio le varie trasformazioni che lo condurranno gradatamente all’alimentazione dell’adulto. Da quel momento, l’importanza del latte (quale alimento unico) cessa, e anche la sua importanza quale alimento basilare diminuisce man mano che lo svezzamento procede e terminerà verso la fine del secondo anno di vita, quando sarà completata la sua prima dentizione, che viene appunto chiamata "da latte": termina cioè quando il bambino ha i suoi venti denti caduchi. Il latte diventa allora un alimento secondario e anche la sua importanza come tale finirà per scomparire allorchè il ragazzo, versi i quattordici anni, avrà i primi 28 denti della sua dentatura permanente. A partire da quell’epoca egli potrà veramente alimentarsi come l’adulto e IL MAMMIFERO ADULTO NON SI CIBA DI LATTE.
CIBI CHE CONTENGONO LATTE: tutti i tipi di formaggio, yogurt, gelato, cappuccino, crema di nocciole, budini, frappè, frullati, burro, alcune interpretazioni del pesto alla genovese, ravioli e tortelli ‘di magro’, lasagne e cannelloni al forno, sformati e soufflè, salsa besciamella, gnocchi, purè di patate, pizza e calzoni, panini toast e tramezzini, alcuni prodotti precotti da infornare per fare focacce e simili, panna, mascarpone, quasi totalità della pasticceria (anche quella secca), merendine, biscotti, cioccolata al latte, certo scatolame, salse e manicaretti particolari o esotici che si trovano nei supermercati, mortadella, wurstel, prosciutto cotto, ecc..

Concludendo, il calcio, indispensabile al nostro organismo, è meglio ricavarlo da alimenti d’origine vegetale, anziché d’origine animale. RAW FOOD - Frutta, germogli e verdure CRUDE, fresche di stagione e possibilmente biologiche, contengono le giuste quantità di calcio biodisponibile e quindi assimilabile, con facilità, dal nostro organismo. www.vegetarian.it


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I pericoli del latte
www.disinformazione.it


Da documenti storici, risulta che fu nel 1793 per opera di un certo Underwood, che venne dato a dei neonati il latte di mucca! Prima di tale data, se una madre moriva e lasciava il piccolo da allattare, ci pensava la balia e non certo una vacca!
La composizione del latte umano è unica.
Il bambino ha una crescita lenta, mentre il vitello ha una crescita molto rapida, ecco perché il latte di vacca contiene più del doppio di proteine e calcio di quanto non ne contenga il latte umano.


Latte
Lattosio
Grassi
Proteine
Sali
Umano
7%
4%
1,5%
0,2%
Mucca
4,4%
4,5%
4,3%
0,8%
Capra
4,8%
3,7%
3,5%
0,45%




La caratteristica più singolare nella crescita del piccolo dell’uomo, rispetto a quella degli altri animali, è il grande sviluppo del cervello nel primo anno di vita. Il latte umano è preposto a favorire tale sviluppo, come nessun altro latte!
Oggi il latte vaccino viene pastorizzato, omogeneizzato, trattato, congelato, evaporato, condensato, polverizzato, adulterato, aromatizzato… Tutti processi mortiferi.

L’omogeneizzazione per esempio consiste nel passare il latte attraverso una grande centrifuga che separa il grasso (crema, panna montata, ecc.) dal latte stesso. Tale processo meccanico produce una notevole ossidazione con conseguente perdita di valore e crea dei microscopici grumi di grasso che possono "strisciare", "rigare" e quindi infiammare le vene, facendo intervenire sul posto colesterolo, fibrine, calcio, per bloccare tale processo infiammatorio.
Il risultato sono le tristemente note famose placche ateromatose!

Durante il processo di pastorizzazione del latte il Trifosfato di Calcio-Magnesio si scompone in sali: Fosfato di Calcio, Fosfato di Magnesio, Carbonato di Calcio che sono del tutto insolubili e assolutamente inutili (come tutti i minerali inorganici); le proteine del latte coagulano e precipitano assieme ai sali.
I minerali alcalini si ossidano e ciò che resta dopo la perdita della parte alcalina è molto acidificante per l’organismo. Un corpo acido sottrae minerali alcalini dalle riserve (ossa, denti, capelli, unghie, ecc.)
Questo è motivo per cui latte e latticini, anche se vengono consigliati dai medici per "curare" l’osteoporosi, sottraggono invece minerali come il calcio.

Una proteina del latte, la caseina, non possiamo digerirla perché non abbiamo l’enzima (DPP-IV) sempre più disabilitato a causa delle vaccinazioni, del fluoro, cloro.
L’enzima per digerire lo zucchero (lattosio), lo perdiamo all’età di circa 3 anni e quindi il lattosio si trasforma in acido lattico, un sottoprodotto tossico e soprattutto acidificante.
Altre proteine come la albumina e globulina subiscono a causa della pastorizzazione la coagulazione.

La pastorizzazione deammina alcuni aminoacidi facendoli diventare inutili alla nutrizione, la vitamina C viene totalmente distrutta, come pure tutte le altre vitamine.
Lo maggior parte dell’importante iodio viene perso.
Infine nel latte vi sono delle sostanze come la lactenina e l’acido rumenico, che risultano essere nocive per la flora batterica intestinale per via della loro attività antibiotica.
Il latte scremato causa più danno di quello intero, perché quando si diminuisce la percentuale di grasso, quella delle proteine aumenta!

venerdì 9 dicembre 2016

VOCI DALLA STRADA: Il raggiro di Telethon

VOCI DALLA STRADA: Il raggiro di Telethon: Fare beneficenza è di certo una bella idea, ma occorre fare una grande attenzione per evitare che i nostri soldi (molti o pochi che siano...