Noi siamo le tombe viventi di animali crudelmente assassinate , maltrattate e macellate vivi incuranti del lor dolore per soddisfare i nostri appetiti.
Noi non ci soffermiamo mai per chiederci, ai nostri banchetti se gli animali, come gli uomini, posseggano dei diritti.
Noi preghiamo ogni domenica affinché la luce guidi i nostri passi sul cammino che percorriamo.
Noi siamo nauseati della guerra, non vogliamo combattere.
IL PENSIERO di essa, riempie ora di spavento i nostri cuori, eppure, ci rimpinziamo di CADAVERI.
Simili a corvi, viviamo e ci nutriamo di carne, indifferenti alla sofferenza e al dolore che con tali azioni causiamo ; se così trattiamo, per diletto o per profitto, animali privi di difese, come possiamo sperare in questo mondo di raggiungere la pace, di cui ci diciamo ansiosi?
Noi, per essa, su ecatombi di massacrati, preghiamo DIO, mentre oltraggiamo la legge morale (e naturale).
Così, la crudeltà genera la sua progenie: la guerra.
A George Bernard Shaw (1856 - 1950) scrittore e critico letterario irlandese. Premio Nobel per la letteratura nel 1925 - Vegetariano
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