Informazioni personaliInformazionimmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

lunedì 22 febbraio 2016

RAPPORTO TRA L'ETA' DELL'UOMO E DEL GATTO

Tutto sui gatti Il grande Battly (1995 - 2013)  19 anni, R.I.P.)
Dati fisiologici del gatto
Temperatura normale 38°-39°
Frequenza del polso100 -140 battiti al minuto
Frequenza respiratoria20-40 atti al minuto
Maturità sessualea 6 mesi
Numero di denti30
Peso medio3,5 - 4 kg.
Ore di sonno16 (il doppio di noi)
Velocità di un gatto50 km/h
Gestazione63 - 66 giorni
Vita media di un gatto di casa14 - 16 anni
Altri dati 
Gatti in Svizzera, circa:250.000
Gatti in Italia, circa:7.200.000
 
C'è una gattina che cerca una casa

Tutto sui gatti
Dati fisiologici Rapporto età uomo - gatto Le cadute del gatto Gli occhi del gatto Le vibrisse (i baffi del gatto) Le espressioni del gatto La coda del gatto Le fusa del gatto Dissertazioni scientifiche Le "esplorazioni" delle fusa del gatto
RAPPORTO TRA L'ETA' DELL'UOMO E DEL GATTO Questa tabella intende sfatare il luogo comune che fa corrispondere ad ogni anno di un gatto sette anni di un uomo
gatto18 mesi2 anni4 anni6 anni8 anni10 anni12 anni14 anni16 anni20 anni
uomo20 anni24 anni32 anni40 anni48 anni56 anni64 anni72 anni80 anni100 anni
 
CompactShare | Google Bookmark Facebook Print Twitter
Fisicamente il gatto ha la stessa struttura dei grandi felini, è dotato della stessa agilità e ne possiede le stesse armi micidiali (artigli e zanne). In pratica è un vero e proprio leone in miniatura. Eccovi le caratteristiche salienti.
LE CADUTE
Un gatto può cadere anche da grande altezza senza ferirsi o subire danni grazie alla capacità di cadere sempre in piedi, alla sua elasticità ed alla robustezza delle sue ossa. Nella fase di caduta gli occhi e un organo situato nell'orecchio informano il cervello della posizione del corpo e questo reagisce facendo ruotare prima la testa, poi il resto del corpo con un movimento degli organi interni, in modo da cadere sulle quattro zampe. Sempre che cada da un'altezza sufficiente alla rotazione.
Il mio gatto, caduto dal primo piano ha urtato con la schiena il tirante di ferro dei fili da stendere della signora del piano-terra, per poi cadere in piedi sul prato sottostante, rimediando un bel mal di schiena.
GLI OCCHI DEL GATTO:
Come altri carnivori i gatti hanno dietro alla retina delle cellule particolari che gli consentono di vedere anche al buio, queste cellule chiamate "Tapetum lucidum" sono in grado di raccogliare anche una piccolissima quantità di luce e di rifletterla come un catarifrangente, permettendo al gatto di vedere laddove altri animali (compresi noi umani) brancolerebbero nel buio.
Il gatto è uno dei pochi animali in grado di percepire i colori, infatti nella loro retina insieme ai bastoncelli che servono per la visione incolore vi sono i coni che danno la visione cromatica, questo non significa che vedono il mondo come lo vediamo noi, infatti sono ciechi al rosso e gli altri colori li vedono pallidi e sbiaditi, ma è una fortuna che condividono solo con scimmie e scoiattoli.
LE VIBRISSE (i baffi del gatto)
Le vibrisse sono
i prodigiosi baffi del gatto, fonte della sua sensibilità tattile funzionano come una sorta di radar guidando l'animale nell'oscurità e facendogli evitare gli ostacoli.
Un gatto a cui fossero tagliati i baffi brancolerebbe nel buio come un cieco.

Dall'espressione del musetto di un gatto si può capire il suo stato emotivo. Infatti, anche se non come il cane, il gatto sa essere molto espressivo.
Orecchie leggermente in fuori, il gatto è pronto a recepire, tra i tanti suoni, quelli che lo interessanoOrecchie ritte, sguardo fisso davanti a se: il gatto ha individuato un dettaglio stimolante
Nelle situazioni che lo mettono in ansia, il gatto muove nervosamente le orecchieOrecchie piatte, il gatto è sulla difensiva e le tiene aderenti alla testa, per proteggerla durante la lotta
Orecchie ruotate indietro e grande sfoggio di urla, brontolii e gorgoglii. L'attacco è imminenteTesta alta, orecchie abbassate, occhi fissi sull'avversario: il gatto è pronto ad attaccare

LA CODA
Anche dalla posizione e dal movimento della coda si può capire molto dello stato d'animo del Gatto, è forse la parte più espressiva del suo corpo
LE FUSA
Una delle caratteristiche più amate dei gatti sono le fusa, che rimangono un mistero per le motivazioni, anche se si è capito il meccanismo che le genera. Sono vibrazioni ad alta intensità che vengono prodotte dalla laringe e dal diaframma, sia nella fase di inspirazione che in quella di espirazione, il cervello del Gatto possiede un apposito centro nervoso per il controllo delle fusa, che agiscono in modo positivo sull'organismo aumentando il volume d'aria introdotto e la circolazione del sangue. Generalmente vengono prodotte quando accarezzate o fate le coccole al vostro Micio e lui si trova in uno stato di benessere e soddisfazione, ma vengono emesse anche in caso di malattia o di forte dolore. Non sappiamo ancora cosa ci vuole comunicare; anche altri comportamenti del Gatto, animale così comune, sono ancora misteriosi.
LE NOVE VITE DEI GATTI
Non esistono dati scientifici che possano dar credito a questa leggenda, nata per la grande capacità di auto-guarigione e reazione alle malattie e alle ferite anche gravi dei gatti, che a volte ha del miracoloso.

 

Le fusa del gatto attenuano il nostro stress

Problemi di stress? In Francia, un veterinario propone un singolare rimedio. Vende via Internet un cd con le fusa del suo gatto. E' convinto che i suoni bassi, profondi e misteriosi emessi dai felini abbiano un effetto molto rilassante sull'uomo.
Jean-Yves Gauchet cura gli animali a Tolosa e vende un curioso CD, sul quale ha inciso il "ronron" del suo il suo micio Rouky. L'ha portato in una sala di incisione e a forza di coccole e carezze lo ha registrato una ventina di volte mentre si abbandonava a quegli enigmatici rumori fruscianti. Sul cd ha alternato sequenze 'nature' ad altre mixate con la musica.
Il dottore ha incominciato a credere nelle virtù terapeutiche delle fusa del gatto, (un meccanismo tuttora poco noto: non e' nemmeno certo quali organi siano in gioco), qualche anno fa, quando gli e' arrivato in ambulatorio un gatto in punto di morte.
In genere si pensa che i gatti e gli altri felini (leone e pantere non sono da meno) emettano vibrazioni sonore solo quando sprizzano felicita' da tutti i pori ma non e' vero: 'Quel gatto malato - spiega il dott. Gauchet - faceva le fusa per partecipare alla sua guarigione. Produceva quel suono per attenuare, per sopportare il dolore. Le fusa possono essere una reazione disperata dell'organismo per resistere alla malattia''.
Editore di 'Effervesciences', una rivista di divulgazione scientifica con tiratura di 17.000 copie, il vulcanico veterinario di Tolosa ha approfondito la sua intuizione con l'aiuto di alcuni specialisti del suono e si e' convinto di aver visto giusto.
''Se si analizza lo spettro sonoro di un gatto che fa le fusa - spiega - si scoprono tonalita' molto gravi, da 25 a 50 hertz di frequenza. Tonalita' basse, molto ben conosciute dai compositori di musica, perche' permettono di provocare delle emozioni''.
Nell'uomo l'ascolto delle fusa feline avrebbe un impatto calmante perche' tra l'altro attiverebbe i neuroni che producono serotina. L'effetto sarebbe particolarmente forte su chi ha gia' avuto o ha fruttuose interazioni con gatti in carne e ossa.
gli hanno scritto cantando spesso e volentieri le lodi della ''ronronterapia'' (in francese far le fusa si dice ''ronronner''): avrebbe ''un impatto molto positivo sul sonno'', porterebbe ad un ''relax profondo con percezione di una luce viola'', stimolerebbe la ''immediata e notevole diminuzione dello stress''.
Piu' di un acquirente gli ha pero' evidenziato un limite:''il cd non vale un gatto vero che fa le fusa''.
E se le fusa avessero delle virtù terapeutiche?
I misteri delle fusa
La maggior parte dei felini, dal gatto domestico fino al leone e il leopardo, possono emettere una vibrazione profonda e caratteristica: sono le fusa! Queste fusa cominciano nella più tenera età del felino per proseguire in pratica tutta la vita. E, singolarmente, non se ne conosce il meccanismo.

Per molto tempo si credette ad una vibrazione delle pieghe della laringe, ma si osservò (Hardie-1981) che dei felini sottoposti ad una laringectomia continuavano a fare le fusa. Il diagramma è stato ricostruito (Stogdale-1985), ma oggi si conviene nel considerare le fusa come il risultato dei movimenti sanguigni nella vena cava: questa vena si restringe per passare tra fegato e diaframma, e in certi stati neurovegetativi, il sangue formerebbe dei mulinelli in questo collo di bottiglia, e ciò provocherebbe delle vibrazioni in tutto il corpo, fino alle cavità craniche attraverso l'arteria tracheale. In effetti, "tutto vibra", e il gatto presenta l'attitudine caratteristica di "lasciarsi andare". Atteggiamento che per lungo tempo è stato confuso con un "gran benessere". Ma dei felini in stato di grande sofferenza, o molto inquieti sono ugualmente capaci di fare le fusa.
Tutto sui gatti
Dati fisiologici Rapporto età uomo - gatto Le cadute del gatto Gli occhi del gatto Le vibrisse (i baffi del gatto) Le espressioni del gatto La coda del gatto Le fusa del gatto Dissertazioni scientifiche Le "esplorazioni" delle fusa del gatto
L'enigma delle frequenze 25/50 Hertz
Se si analizza lo spettro sonoro di un gatto che fa le fusa, si vedono apparire soprattutto toni molto gravi, situati su frequenze da 25 a 50 Hertz. Si tratta di " bassi ", ben conosciuti dai compositori di musica, poichè permettono di suscitare emozioni. Dunque un'azione diretta del suono su un organismo. Un'azione che può essere misurata?

L'organizzazione protezionistica " Animal Voice ", che studia numerose modalità della comunicazione animale, ha fatto delle ricerche sul tema. Dei medici specialisti in ortopedia hanno utilizzato l'azione di queste frequenze per consolidare delle fratture, curare delle artrosi molto gravi, accelerando i processi di cicatrizzazione e la creazione di nuovi tessuti, secondo studi resi noti in pubblicazioni scientifiche. In una parola, queste basse frequenze hanno una funzione anabolizzante. Parallelamente, i ricercatori di " Animal Voice " hanno trovato delle statistiche delle Università veterinarie, indicanti che ad uguale lesione, e ad intervento chirurgico equivalente, i gatti hanno cinque volte meno conseguenze post-operatorie dei cani, e si rimettono in sesto tre volte più rapidamente... Da qui l'ipotesi di un'azione anabolizzante di recupero: le fusa avrebbero una vera azione terapeutica!

Benessere o malattia... una fase di recupero
I veterinari, nel corso delle cure rivolte ai gatti molto debilitati, sanno che questi animali feriti, in stato di sofferenza, trovano la forza di fare le fusa: si è lontani quindi dallo schema classico del micio che si abbandona al benessere tra le braccia del suo padrone... Pertanto, in entrambi i casi, le fusa vanno di pari passo con un fenomeno di recupero. Nel gatto " felice ", questo è il sonno in stato di felicità, ben conosciuto come una fase di anabolismo (è durante il sonno che si cresce, che si costruiscono i tessuti, che si struttura la memoria dei fatti della giornata...) . Nei gatti malati, si può interpretare invece come una disperata reazione di recupero, di consolidamento, sotto la spinta del cervello attraverso il sistema neurovegetativo.

Dissertazioni scientifiche: il sistema neurovegetativo
A nostra insaputa, il sistema neurovegetativo sorveglia il corpo e aziona i nostri organi. Il ritmo del cuore, la tensione delle pupille o la ritenzione della vescica, tutte le nostre grandi funzioni sono sotto l'autorità di un complesso di fibre nervose: il sistema neurovegetativo. Queste fibre, dette autonome, poiché esse non dipendono dalla nostra volontà, agiscono sulle fibre lisce di tutti gli organi: controllano i passaggi degli alimenti, l'entrata e l'uscita dell'aria, la circolazione del sangue, etc... Ma queste fibre sanno ugualmente attivare le ghiandole e controllano anche l'insieme della produzione ormonale.
Questo sistema autonomo, al quale si deve la funzione essenziale di mantenere nell'organismo l''equilibrio vitale, comprende due protagonisti, due reti opposte e complementari: il sistema simpatico, e il suo antagonista, il sistema parasimpatico.

Il sistema simpatico, le cui fibre si attivano producendo la noradrenalina, mette in gioco tutte le nostre capacità difensive, mobilitando le nostre difese organiche: aumento della pressione, del ritmo cardiaco, della glicemia...
E' lui che ci mantiene svegli, in stato di vigilanza, e che dosa la nostra aggressività con la produzione di dopamina.
Quando il sistema simpatico è in attività, l'organismo " carbura ", e consuma rapidamente le sue riserve, l'insieme delle membrane cellulari si depolarizza.

Al contrario, il sistema parasimpatico (che funziona producendo l'acetilcolina) ha un ruolo riequilibrate: è lui che frena l'azione del precedente, ed è ancora lui che " ripara i guasti ": organizza la digestione, spinge alla ricostruzione dei tessuti (fibroblasti, globuli rossi, tessuti cicatriziali...), e' dunque un fattore anabolizzante,

Ed è ancora lui che spinge alla secrezione dell'ormone del sonno, la serotonina. Questa serotonina è prodotta durante la giornata, e si accumula in certe parti del cervello (le aree preottiche), dove prende il sopravvento sui fattori di risveglio: il sonno può cos“ cominciare. ' Ed e' durante il sonno che l'organismo ricostituisce le sue forze: è per questo che il mattino al risveglio spesso ' ci si
Dei ricordi e delle emozioni

Tutti gli stimoli che attivano il cervello, quale che sia l'origine esogena (rumori, luci...) o endogeni (pensieri, sensazioni organiche...), passano al filtro di due zone del cervello la cui importanza è considerevole: l'ippocampo, che riconosce e classifica gli avvenimenti e gli oggetti, e l'amigdala, che collega le associazioni emozionali cos“ come i colori.
Un esempio: in strada vedete transitare velocemente uno scooter blu, identico a quello che avevate all'età di quindici anni. Prima di tutto, questa visione si imprime nell'ippocampo (richiamo alla memoria di fatto), e riprende vigore a livello dell'amigdala richiama mille dettagli sul vostro motore, mille impressioni e ricordi sul suo colore, l'odore della sella... le emozioni sono della partita, poiché si tratta di un ricordo forte.
E' il senso dell'odorato che costituisce l' " input " più potente, prima della visione e dell'ascolto.

E' così che certi agenti immobiliari mettono in atto un trucco: fanno tostare del pane e preparano del caffè nell'appartamento che vi faranno visitare. Gli acquirenti potenziali saranno così condizionati dall'emozione di questi odori, che evocano " famiglia ", " benessere "e " benvenuto "...

Le esplorazioni delle fusa

Il giornale Effervesciences ha prodotto un CD audio che propone numerose fasi di fusa, con o senza melodia musicale aggiunta. Più di 250 lettori o internauti hanno ordinato questo CD per studiare su se stessi gli effetti di fusa registrate. (Da noi lo potete scaricare prossimamente).
Per molti, " questo non vale un vero gatto ", e questo è normale.
Una trentina di " ronronautes ", come dicono in Francia, traduciamolo allora in " fusonauti ", hanno deciso di scrivere le proprie impressioni: eccone alcune tra le più simpatiche e efficaci.
- " Effetti molto evidenti sull'indurre al sonno ".
- " Oltre al rumore bianco delle fusa familiari, c'e' la significativa energia vitale di un essere vitale, complesso, come il gatto ".
- " Un rilassamento profondo con la percezione di una luce violetta ".
- " Diminuzione immediata ed evidente dello stress ".
- " Ho costatato l'attivarsi di una circolazione d'energia con prurito caratteristico nelle palme delle mani e dei piedi. Dopo un quarto d'ora, ho avvertito una respirazione ampia e profonda con una sensazione di sollievo ".

L'ascolto del CD deve avvenire nella tranquillità, a volume basso, se possibile con le cuffie. Non sgranocchiare, e trovare una posizione confortevole.
L'ascolto in macchina è assolutamente sconsigliato.

Nessun commento:

Posta un commento