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venerdì 24 marzo 2017

Comune di Settimo T. trasformato in un casino.








Nel 2013, in un un piccolo paesino delle Fiandre, il sindaco Hoeeilart, venne ripresa in atteggiamenti intimi con un funzionario dell’amministrazione all’interno dei locali del Comune. Caricato in rete, il video fece il giro del mondo.
Altro giro, altra “patata bollente” l’estate scorsa a Cattolica, tra lettere anonime, sospetti, illazioni, veleni, gelosie e chissà che altro ancora.. Anche qui al centro dei racconti c’è il sesso in Municipio, raccontato per filo e per segno, nei minimi particolari, dal Resto del Carlino, sulla base delle indiscrezioni di un corvo e di tantissime lettere anonime, diligentemente protocollate.
Non c’è il due senza il tre, ancora nel 2015, le cronache di quelle cinque coppie di deputati del Pd unite nel credo politico, ma formalmente clandestine a Roma. Relazioni pericolose dal lunedì al giovedì e poi, nel fine settimana, casa, famiglia e santa messa.
E Settimo Torinese? Non sarebbe da meno, almeno stando alle voci che da alcune settimane sono cominciate a circolare insistentemente, tra le fila dell’opposizione e soprattutto della maggioranza e del Partito Democratico. Anche nella città dei lavandè, infatti, il Municipio sembra essere diventato luogo di perdizione e palpeggiamenti vari. Attori e, indiscutibili protagonisti a luci rosse, due esponenti di spicco del parlamentino, di cui, per evidenti motivi di privacy, omettiamo i nomi e pure i cognomi. Udite, udite. Qualche tempo fa, anche se la notizia per come la si sta raccontando sembra fresca di stampa, sarebbero stati beccati, chiusi a chiave, in una delle stanze del Palazzo.
Nell’immaginario di chi la racconta, il film, sembra un romanzone rosa dei vecchi tempi: amori clandestini, tradimenti, vendette, doppie vite, fatti privati, decine di particolari che non meriterebbero due righe non fosse che tutto ciò è avvenuto in una sede istituzionale e coinvolge, come abbiamo già detto, due esponenti di primo piano della politica cittadina.
E se quel che preoccupa, sotto certi aspetti, è la “ricattabilità” politica di chi riveste un ruolo pubblico, fanno un po’ sorridere le giustificazioni dei tanti commentatori, più di tutti chi indica quel noioso andamento della politica,  incagliatosi in questi due anni a discutere di feste dell’Unità e salsicciotti.
Commento.In tutto ciò si potrebbe dire che ci frega se due o più politici e/o amministratori e/o amministratori e impiegate si accoppiano come ricci in un luogo che non dovrebbero, durante l'oraria di attività lavorativo, fermo restando quanto sta scritto sopra, c'è un altro aspetto, gli amministratori si ergono a tutori rispettosi di moralità, stanno a dare giudizi sull'etica e come si dovrebbero o non dovrebbero comportarsi gli altri (i normali cittadini). In merito alla legalità e le leggi anche emanate da loro stessi, non li applicano e non li rispettano, si permettono di parlare di “etica e moralità”, su questo pseudo concetto è stata cancellata dallAlbo l'Associazione Liberigatti per il fatto che: nutre gli animali randagi, li mette in sicurezza, li cura e ove possibile li sterilizza tutto a proprie spese e anche con il contributo di cittadini; per il solo fatto di avere chiesto uno spazio al fine di costruire un Rifugio felino, che il Comune non ha concesso, ovviamente la reazione di ALAA non poteva essere dolce, dal momento che è il Sindaco Puppo in base alle leggi, responsabile dei felini sul territorio, ma questa amministrazione se ne frega dei gatti, così come del canile, i maltrattamenti subiti dagli animali. Quindi hanno trasformato il Comune in un casino e poi si permettono di farci la morale a noi !
Chissà da quanto tempo va avanti questa attività, da indiscezioni risulterebbe
che i”ricci avvinchiati” sarebbero esponenti delPD, proprio gli amministratori moralisti !

martedì 21 marzo 2017

Realizzato un mini rifugio per gatti a Volpiano






                                    Speriamo di potere fare altrettanto nel Comune Settimese

La grande truffa di Telethon

La grande truffa di TelethonDi Olivier Bonnet. Preso da Tuttouno.blogspot.it.
Originale pubblicato su alterinfo.net con il titolo “La grande escroquerie du Téléthon. Le professeur Testard dénonce une mystification”. Traduzione a cura di Giuditta
Sono 20 anni che questa “grande fiera” televisiva continua… Ecco cosa ne pensa un ricercatore, uno specialista in biologia della riproduzione.
È scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm. La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere.Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha dichiarato che abbiamo intrapreso una strada sbagliata. Si stanno facendo progressi nella diagnosi, ma non per guarire. Inoltre, anche se progrediamo tecnicamente, noi non comprendiamo molto di più la complessità della vita. Poiché non possiamo guarire le malattie, sarebbe preferibile cercare di scoprirne l’origine, prima che si verifichino. Ciò consentirebbe l’assoluta comprensione dell’uomo, di una certa definizione di uomo”. Da un’intervista con Medicina-Douces.com
Jacques Testard, è direttore della ricerca presso l’Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm), specialista in biologia della riproduzione, “padre scientifico” del primo bebè-provetta francese, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano il suo impegno per una “scienza contenuta entro i limiti della dignità umana”.
Testard scrive sul suo blog, fra l’altro:
Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono disseminati inutilmente, perché non hanno dimostrato il loro potenziale, e presentano un reale rischio per l’ambiente, la salute e l’economia. Essi non sono che degli avatar dell’agricoltura intensiva che consentono ai produttori di fare fruttificare i brevetti sulla Natura e la Vita.
Al contrario, i test terapeutici sugli esseri umani sono giustificati quando sono l’unica possibilità, anche piccola, per salvare una vita. Ma è assolutamente contraria all’etica scientifica (e medica) far credere a dei successi imminenti di uno o di un altro farmaco. Nonostante i numerosi errori, i fautori della terapia genica (spesso gli stessi fra quelli degli OGM) sostengono che “finiremo per arrivarci”, e hanno creato un tale aspettativa sociale che il “misticismo del gene” si impone ovunque, sino nell’immaginario collettivo.
Il successo costante del Telethon dimostra questo effetto, poiché a forza di ripetute promesse, e grazie alla complicità di personalità mediatiche e scientifiche, questa operazione raccoglie donazioni per un importo vicino al bilancio di funzionamento di qualsiasi ricerca medica in Francia. Questa manna influisce drammaticamente sulla ricerca biologica in quanto la lobby del DNA dispone del quasi monopolio dei mezzi finanziari (finanziamenti pubblici, dell’industria e della beneficenza) e intellettuali (riviste mediche, convenzioni, contratti, man bassa sugli studenti…).
Quindi, la maggior parte delle altre ricerche sono gravemente impoverite – un risultato che sembra sfuggire ai generosi donatori di questa enorme operazione caritativa…
Per completare, ultima citazione estratta dal libro di Testard “La bicicletta, il muro e il cittadino”:
Tecnoscienza e mistificazione: il TelethonDa due decenni, ogni anno, due giorni di programmazione della televisione pubblica sono esclusivamente riservati ad un’operazione orchestrata, alla quale contribuiscono tutti gli altri mezzi di comunicazione: il Telethon. Col risultato che, delle patologie, certamente drammatiche ma che, per fortuna, interessano relativamente poche persone (due o tre volte inferiore alla sola trisomia 21, per esempio), mobilitano molto di più la popolazione e raccolgono molti più soldi rispetto ad altrettante terribili malattie, un centinaio o un migliaio di volte più frequenti.
Possiamo solo constatare un meritato successo di una efficace attività di lobbying e consigliare a tutte le vittime, di tutte le malattie, di organizzarsi per fare altrettanto.
Ma si dimenticherebbe, per esempio, che:
• il potenziale caritativo non è illimitato. Quello che ci donano oggi contro la distrofia muscolare, non lo doneranno domani contro la malaria (2 milioni di decessi ogni anno, quasi tutti in Africa);
• quasi la metà dei fondi raccolti (che sono equivalenti al bilancio annuale di funzionamento di tutta la ricerca medica francese) alimentano innumerevoli laboratori che influenzano fortemente le linee guida. Contribuendo in tal modo alla supremazia finanziaria dell’Associazione francese contro la distrofia muscolare (l’AFM che raccoglie e ridistribuisce a suo piacimento i fondi raccolti), sarebbe anche e soprattutto impedire ai ricercatori (statutari per la maggior parte, e quindi pagati dallo Stato, ma anche laureati e, soprattutto, studenti, sicuramente raccomandati, post-dottorato che vivono sul finanziamento della AFM) di contribuire alla lotta contro altre malattie, e/o di aprire nuove strade;
• non è sufficiente disporre di mezzi finanziari per guarire tutte le patologie. Lasciar credere a questo strapotere della medicina, come lo fa il Telethon è indurre in errore i pazienti e le loro famiglie;
• dopo venti anni di promesse, la terapia genica, non sembra essere la buona strategia per curare la maggior parte delle malattie genetiche;
• quando delle somme così importanti sono raccolte, e portano a tali conseguenze, il loro utilizzo dovrebbe essere deciso da un comitato scientifico e sociale che non sia sottomesso all’organismo che le colletta.
Ma anche, come non domandarsi sul contenuto di una “magica” operazione in cui le persone, illuminate dalla fede scientifica, corrono fino ad esaurimento o fanno nuotare i loro cani nella piscina comunale… per “vincere la miopatia”? Alla fine della tecnoscienza, spuntano gli oracoli e i sacrifici di un tempo che credevamo finito…
In conclusione: Non fate donazioni al Telethon!

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